È proseguito ad aprile il trend positivo che caratterizza l’industria europea dei fondi comuni d’investimento. In particolare quelli «
a lungo termine», cioè con orizzonte temporale d’investimento superiore ai 12 mesi, hanno beneficiato di una raccolta netta mensile pari a 59,2 miliardi di euro, trainata soprattutto dalle sottoscrizioni a favore dei fondi obbligazionari (+27,9 miliardi) e dei fondi multi-asset (+22,7 miliardi); vivaci anche i flussi per quanto riguarda i
fondi ad indirizzo azionario (6,1 miliardi di euro): risultati più modesti, sebbene positivi, per i
fondi immobiliari (+600 milioni) e per i fondi specializzati sulle
materie prime (+100 milioni).
Tornano in territorio positivo anche i flussi mensili relativi ai prodotti del mercato monetario che complessivamente in aprile hanno totalizzato una raccolta netta 16,1 miliardi, 15,1 dei quali a favore dei fondi monetari tradizionali mentre il restante miliardo si è indirizzato verso gli strumenti monetari strutturati di nuova generazione a gestione attiva.
Osservando la classifica dei singoli fondi comuni più sottoscritti nel mese, si può notare come i dieci migliori prodotti siano riusciti a calamitare 13,5 miliardi di euro, pari al 22,38% della raccolta netta complessiva del mese: un dato che conferma come i flussi verso i fondi in Europa siano sempre più fortemente concentrati. Se poi si guardano i singoli mercati, la graduatoria mensile vede ancora una volta l’Italia in testa a tutti con una raccolta netta mensile di 6,2 miliardi di euro, davanti al Regno Unito (+ 5,9 miliardi) e alla Germania (+4,1 miliardi), Al contrario, il mercato in Spagna (-400 milioni), in Norvegia (-300 milioni) e in Turchia (- 100 milioni) ha accusato un saldo negativo tra nuove adesioni e richieste di riscatto.