Quell’esercito di Walmart che continua a crescere

Walmart continua la sua campagna per dimostrare che non è poi un datore di lavoro così pessimo. Dopo aver alzato a sorpresa il salario d’ingresso a inizio anno ora annuncia che intende assumere 250.000 veterani congedati con onore entro il 2020.
Walmart ha già un programma dedicato ai veterani, il Veterans Welcome Home Commitment lanciato nel 2013 con l’obiettivo di assumerne 100.000 entro il 2018. Ma è andata ben oltre le attese: finora le assunzioni sono già state 92.000 e così ha deciso di prolungare il programma aumentando gli obiettivi con l’aggiunta di altri 150.000 posti.
A guidare il programma c’è ovviamente un militare, il generale di Brigata Gary Profit ora in pensione. La maggior parte dei veterani assunti viene destinato a posizioni nel retail, soprattutto logistica e stoccaggio. E riescono anche a fare un pò di carriera: in due anni quasi uno su dieci è stato promosso. I veterani negli Stati Uniti sono un formidabile serbatoio di forza lavoro qualificata: ogni anno un quarto di milione di persone si congeda dalle varie armi per rientrare alla vita produttiva civile.
Un altro colosso impegnato nell’assunzione di veterani è General Electric, che ha lanciato il programma Veterans Network nel 2009 e ad oggi da lavoro a 10.000 ex militari con l’obiettivo di aggiungerne mille l’anno per i prossimi cinque anni. I numeri di Walmart sono più grandi anche perché ha moltissimi dipendenti: 1,3 milioni solo sul territorio nazionale. E se il programma raggiunge gli obiettivi il 20% sarà costituito da veterani. Un vero esercito!