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Idee di investimento - Azioni - 04 maggio 2015

4 Maggio 2015 09:30

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imentare l’atteggiamento fiducioso degli investitori nei confronti del Vecchio Continente e il proseguimento del trend rialzista gli utili delle aziende europee dovranno essere buoni e superiori alle attese. Ne sono convinti gli esperti di J.P. Morgan Asset Management che lo hanno ribadito nell’articolo “Azionario Europa, gli utili aziendali non devono deludere”.
Profitti che dovrebbero trovare un forte supporto sul settore bancario. “Le banche della zona euro, che in aggregato hanno riportato utili di circa 40 miliardi di euro nel 2014 anche alla luce degli accantonamenti attuati in vista della Asset Quality Review della BCE, dovrebbero riuscire a raddoppiare i profitti portandoli a circa 80 miliardi di euro”. Questa è infatti la previsione formulata nell’articolo “Utili nell’Eurozona trainati dal settore bancario” da James Sym, gestore European Equities, Schroders, per il quale ci sono le condizioni affinchè i profitti di tutte le società dell’Eurozona possano segnare per il 2015 una crescita a doppia cifra in virtù di tre fattori: il calo dei prezzi del greggio, l’euro più debole e i più bassi costi di finanziamento.
Positivi in particolare sui settori farmaceutico, hi tech e real estate si sono dichiarati gli esperti della Divisione European Equities di Natixis Global Asset Management nell’articolo “Azionario area euro, i settori nei quali ci sono ancora occasioni”: “Nonostante il miglioramento del contesto macroeconomico in Europa, grazie al ribasso dei prezzi del petrolio e alla forza del dollaro, siamo neutrali sui titoli azionari europei dopo il rapido apprezzamento registrato dal mercato nelle ultime settimane: manteniamo tuttavia un posizionamento positivo sull’Area Euro e sulle società a bassa capitalizzazione. A livello di allocazione settoriale, sovrappesiamo il settore sanitario, la tecnologia e l’immobiliare per il rendimento. Siamo neutrali su energia, telecomunicazioni, banche, assicurazioni, beni di consumo non durevoli, materiali e utility. Nel settore dei beni voluttuari, sovrappesiamo i media”.
Anche Fidelity Worldwide Investment ritiene che, pur in un contesto in cui potrebbero verificarsi fasi di volatilità, vi sono oggi interessanti opportunità selettive in Europa: la casa d’investimento americana nell’articolo “Azionario Europa: tutte le opzioni per cogliere le opportunità” descrive le diverse soluzioni che mette a disposizione degli investitori italiani a seconda del profilo del risparmiatore e degli obiettivi primari che intende conseguire. Per chi, per esempio, punta a cogliere le migliori opportunità nel continente, limitando al contempo l’impatto di eventuali fasi di volatilità, la soluzione suggerita è l’FF European Larger Companies Fund. Per coloro che invece volessero fare leva sulle opportunità particolarmente interessanti presenti nei Paesi dell’Europa periferica meglio posizionati per sorprendere in positivo i mercati, attraverso una ripartenza della crescita, delle esportazioni e dei consumi, le soluzioni indicate da Fidelity sono FF Italy Fund e FF Iberia Fund.
Per gli specialisti di BlackRock, oltre all’azionario Europa (e, in particolare, Francoforte e Piazza Affari), è da privilegiare pure la Borsa di Tokyo. “Una serie di fattori ci inducono a mantenere una posizione lunga (rialzista) sui titoli azionari giapponesi anche per il secondo trimestre di quest’anno. Le mosse della Banca del Giappone tese ad assicurare condizioni monetarie favorevole alla crescita, l’evidenza che l’allocazione azionaria del Government Pension Investment Fund sta procedendo più in fretta del previsto, i flussi di acquisto verso il listino di Tokyo da parte degli investitori internazionali, il contesto aziendale favorevole alla crescita e l’incremento dei dividendi distribuiti dalle imprese giapponesi sono i principali fattori di supporto a questa tesi” spiegano gli esperti di BlackRock nell’articolo “Borse, ecco come la selezione farà la differenza”.
Infine, uno sguardo alla Cina. Koon Chow, Senior Macro e FX Strategist EMD di Union Bancaire Privée (UBP) è convinto che nel momento in cui si concretizzerà un rialzo della crescita del credito e degli indicatori di fiducia delle imprese, gli investitori potranno essere più sicuri di una crescita generale più robusta del PIL cinese. Ciò, a sua volta, come ha modo di spiegare nell’articolo “Cina, attesa un’accelerazione del PIL dal secondo semestre“, potrebbe rendere gli investitori più costruttivi sui prezzi degli asset cinesi, sulle prospettive di crescita per i partner asiatici e sui Mercati Emergenti che esportano materie prime.
A questo proposito Russ Koesterich, Strategist BlackRock Global Chief Investment, nell’articolo “Azioni Cina, perchè preferire le H-share di Hong Kong”, oltre a raccomandare le azioni tecnologiche USA, suggerisce in Cina di vendere i titoli A-share, negoziati a Shanghai, ed acquistare quelli H-share, trattati sul listino di Hong Kong che evidenziano valutazioni molto più convenienti.

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