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Il disastro di Petrobras persi 9 miliardi di dollari in un trimestre

23 Aprile 2015 11:15
financialounge -  brasile corruzione Petrobras petrolio
L’effetto combinato di scandali e calo del prezzo del petrolio affonda i conti di Petrobras, il colosso petrolifero posseduto al 60% dal governo brasiliano, che ha chiuso l’ultimo trimestre con una perdita record di quasi 9 miliardi di dollari (8,8 per l’esattezza). Sul rosso di Petrobras, che secondo il New York Times è anche la compagnia più indebitata del mondo, hanno pesato svalutazioni per 16,8 miliardi di dollari, in parte legate a casi di corruzione e in parte dovute agli effetti collaterali del calo petrolio.

Petrobras è impelagata nel più grande scandalo della storia del Brasile, scoppiato all’inizio dell’anno scorso con l’arresto di un manager che ha fatto emergere pratiche di corruzione in atto da almeno 10 anni: ogni contratto veniva gonfiato di almeno il 3 per cento per alimentare tangenti che secondo gli investigatori andavano a finire nelle casse dei partiti al governo. In alcuni casi la tangente doveva essere ben superiore al 3 per cento. Ad esempio nel caso di una raffineria di Houston, in Texas, acquisita da Petrobras con una transazione iniziata nel 2006 e completata pochi anni dopo. Alla fine il costo dell’acquisizione per Petrobras è stato di 1,2 miliardi di dollari pagati alla società belga Astra, che aveva a sua volta acquistato la stessa raffineria nel 2005 per poco più di 40 milioni di dollari: una differenza di oltre 1,15 miliardi di dollari!
Ora Petrobras deve riuscire a convincere il mercato di essere capace di generare un cash flow sufficiente a onorare le scadenze del suo imponente debito.
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