italia
Compravendite immobiliari, crescita del 5% nel 2015
14 Aprile 2015 09:30

la lunga recessione del mercato immobiliare italiano si può considerare ormai alle spalle. Nell’ultimo anno, in base all’elaborazione dell’ufficio studi di un importante network italiano di agenzie immobiliari su dati delle Agenzie delle Entrate, le compravendite nazionali residenziali sono salite del 3,6% a quota 417.524 (dai 403.124 del 2013).
Certo, si tratta di una prima timida inversione di tendenza di un trend fortemente negativo che dura da sette anni e che ha portato a dimezzare le compravendite che nel 2006 (anno record) furono oltre 845.000.
Resta il fatto che gli addetti ai lavori credono in un possibile recupero anche perché, se è vero che i prezzi sono ancora attesi in lieve contrazione anche per quest’anno, dovrebbe registrarsi un incremento dell’erogazione dei mutui che, a sua volta, dovrebbe riuscire a riavvicinare al settore immobiliare le famiglie e, in particolare, i nuclei e i single giovani.
Anche gli operatori del mattone per investimento, sebbene ostacolati non poco dalla pressione fiscale, sembrano volere cogliere le opportunità che questo mercato può offrire loro: basti pensare che, dal 2007, anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi gli immobili, i valori degli appartamenti hanno perso in media il 36%. Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, le stime sulle compravendite parlano di un incremento di cinque punti percentuali con un numero di operazioni compreso tra le 430 e le 440 mila.
Certo, si tratta di una prima timida inversione di tendenza di un trend fortemente negativo che dura da sette anni e che ha portato a dimezzare le compravendite che nel 2006 (anno record) furono oltre 845.000.
Resta il fatto che gli addetti ai lavori credono in un possibile recupero anche perché, se è vero che i prezzi sono ancora attesi in lieve contrazione anche per quest’anno, dovrebbe registrarsi un incremento dell’erogazione dei mutui che, a sua volta, dovrebbe riuscire a riavvicinare al settore immobiliare le famiglie e, in particolare, i nuclei e i single giovani.
Anche gli operatori del mattone per investimento, sebbene ostacolati non poco dalla pressione fiscale, sembrano volere cogliere le opportunità che questo mercato può offrire loro: basti pensare che, dal 2007, anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi gli immobili, i valori degli appartamenti hanno perso in media il 36%. Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, le stime sulle compravendite parlano di un incremento di cinque punti percentuali con un numero di operazioni compreso tra le 430 e le 440 mila.
Trending