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Eve Tournier

Portafogli, tutti i plus del multi-asset obbligazionario

30 Marzo 2015 11:00
financialounge -  Eve Tournier fondi multi asset Fondi obbligazionari Loren Sageser PIMCO
Anche i dati di raccolta mensile di febbraio dell’industria italiana del risparmio gestito, hanno puntualmente confermato che le famiglie italiane si rivolgono con crescente interesse ai fondi flessibili e bilanciati. Prodotti del risparmio gestito accomunati da un aspetto: la delega dell’investitore al gestore in termini di scelte di portafoglio. In pratica, disorientati dai tassi di interesse ai minimi storici (ormai vicini anche per i bond italiani allo zero), e preoccupati di sbagliare quanto e quando investire in Borsa, gli investitori del nostro paese optano per i fondi che meglio si prestano a sostituirli nelle complesse scelte di portafoglio. E, tra i prodotti bilanciati e flessibili, quelli multi asset sono in ascesa perché ampliano le opportunità di investimento.
Tuttavia, se i fondi multi asset vengono spesso presi in considerazione come soluzione adeguata per sostituirsi o affiancarsi all’investimento diretto in Borsa (tramite titoli, ETF o fondi azionari), in realtà la loro sottoscrizione può rappresentare un’ottima opzione alternativa anche all’investimento obbligazionario.
“Il mantenimento di un’esposizione diversificata ai mercati globali del credito può assicurare benefici significativi agli investitori che puntano a ridurre il rischio azionario, evitando al contempo i tassi anemici offerti dai titoli di Stato. Riteniamo che l’interessante potenziale di rendimento e la ridotta volatilità al ribasso associati a un approccio multi-asset all’investimento nei mercati del credito diventeranno probabilmente sempre più interessanti per gli investitori di lungo termine intenti a consolidare i guadagni ottenuti grazie al lungo rally dei mercati azionari” sottolineano infatti Eve Tournier, Executive Vice President Responsabile della gestione di portafogli obbligazionari paneuropei di PIMCO, e Loren Sageser, Senior Vice President Product Manager di PIMCO, che poi aggiungono: “Un approccio multi-asset flessibile all’investimento nei mercati del credito dà accesso a un’ampia gamma di opportunità lungo l’intero spettro creditizio, tra cui obbligazioni high yield e investment grade, debito cartolarizzato, prestiti bancari e debito dei mercati emergenti. Forti di un ampio mandato per accedere a tali opportunità, i gestori obbligazionari multi-asset possono focalizzarsi sul conseguimento di performance regolari nell’arco dei cicli economici, minimizzando al contempo la volatilità associata a un’esposizione concentrata a uno specifico segmento del mercato del credito. Un approccio ad ampio spettro all’investimento nei mercati del credito richiede sia una rigorosa analisi bottom-up (selezione dei singoli emittenti e titoli) dei fondamentali creditizi che previsioni macroeconomiche top-down (macro-economiche) volte a individuare opportunità relative value nell’universo obbligazionario globale, cioè capaci di ricavare un extra rendimento dal confronto tra due asset class, due emittenti, due bond ecc.. L’applicazione di una prospettiva top-down potrebbe giustificare un orientamento verso l’alta qualità nel caso si preveda un deterioramento delle condizioni economiche, oppure il contrario qualora sia imminente l’inizio di una fase espansiva del ciclo economico”.
Nel 2007 e agli inizi del 2008, ad esempio, una strategia obbligazionaria multi-asset che ponesse maggiore enfasi sul credito di elevata qualità, come le obbligazioni societarie investment grade e i titoli ipotecari garantiti dal governo, avrebbe potuto limitare le perdite associate ai segmenti creditizi a più alto beta, come le emissioni high yield e i prestiti bancari.
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