Stampa 3D, un’occasione davvero unica per le PMI

Un’occasione che l’economia italiana non può lasciarsi scappare. È questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti di Prometeria. La società specializzata nella fornitura di soluzioni innovative per rispondere alle esigenze di istituzioni finanziarie, investitori istituzionali, imprese ed enti pubblici, ha quantificato infatti in 16 miliardi di euro il valore dell’impatto della tecnologia 3D sul fatturato dei 29 micro-settori manifatturieri sui quali ha effettuato una simulazione.
Tra i vari comparti esaminati, emerge il dato della gioielleria e quello dei settori dei mobili: in particolare, se le piccole imprese del segmento della gioielleria riuscissero, tramite la tecnologia 3D, a colmare il gap di produttività con i concorrenti di dimensioni medio–grandi, potrebbero puntare ad un incremento del fatturato di circa il 90%. Al contrario, tra i settori che beneficerebbe meno dall’impiego di tecnologie 3D è quello della moda, il cui ricorso massiccio a questa opportunità produrrebbe un aumento di fatturato stimato intorno al 5%.
I 29 micro-settori sono stati scelti perché adattabili e già predisposti all’impiego di tecnologie 3D, sia in fase di studio del prodotto che di produzione vera e propria. Per la simulazione sono stati selezionati criteri atti a qualificare l’impatto della tecnologia 3D sulla produttività del capitale. Da notare, in ogni caso, che il risultato di 16 miliardi di euro è relativo unicamente ai 29 micro-settori presi in esame: qualora l’analisi fosse ampliata a tutti i comparti di attività economica, le ricadute sarebbero decisamente più rilevanti.
Alla luce anche di questa considerazione, i risultati della simulazione condotta da Prometeia evidenziano come le opportunità create dalla manifattura digitale siano un’occasione che l’economia italiana non può lasciarsi scappare se davvero è intenzionata a venir fuori definitivamente dal guado in cui è finita l’imprenditoria italiana.