M&A, il miglior gennaio a livello mondiale dal 2011

eno di 233 miliardi di dollari. A tanto è ammontato il controvalore complessivo delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A) in tutto il mondo nel mese di gennaio: valori che costituiscono una crescita del 28% rispetto allo stesso mese del 2014 e che rappresentano il totale più alto dal gennaio dal 2011.
L'attività nell’area Asia Pacifico si è attestata a 99,5 miliardi di dollari, segnando il miglior inizio annuale della regione. M&A con target le aziende europee ha visto volumi pari a 42,2 miliardi dollari, in calo dell'1% nei confronti dei dati di gennaio 2014, mentre i deal di fusioni e acquisizioni negli Stati Uniti, per un controvalore totale di 73,8 miliardi dollari, sono risultatati del 13% al di sotto dello stesso mese dello scorso anno.

Da segnalare che le attività di settore dell’area Asia-Pacifico hanno rappresentato il 43% delle attività in termini di valore, rispetto al 20% dello scorso gennaio: quelle relative agli Stati Uniti hanno raggiunto un market share del 32% e il 18% è stato appannaggio dei deal del Vecchio Continente. I dati di gennaio mostrano poi un altro record, quello cioè relativo alle operazioni Cross-border che hanno totalizzato i 75,6 miliardi di dollari: una soglia che supera i 75 miliardi del gennaio 2014 e che si pone al livello più alto dal gennaio dal 2006. Le società americane acquisite da investitori stranieri sono state 118 ed hanno fruttato un bottino complessivo di 50,3 miliardi dollari, pari al 46% dell’M&A cross-border di gennaio.

Il Regno Unito è stato tuttavia il paese sul quale si sono concentrate maggiormente le operazioni di acquisizione e fusione per valore, seguito dagli Stati Uniti. Gli addetti ai lavori fanno poi notare che si sta intensificando il fenomeno delle mega operazioni: nel mese di gennaio di quest’anno sono stati ben otto i deal da 5 miliardi di dollari o più rispetto alle sole tre offerte di queste dimensioni annunciate nel gennaio 2014.
Delle otto mega-offerte di quest'anno, tre erano riconducibili al settore finanziario, due riguardavano il settore delle telecomunicazioni mentre un deal ciascuno ha interessato i settori energy & power, materiali di base ed healthcare.