cina

Il futuro dell’economia è sempre più ad Oriente

2 Dicembre 2014 15:40

financialounge -  cina crescita economica india mercati azionari
10 novembre le cronache economiche hanno registrato due importanti eventi che hanno visto protagonista la Cina.

È stato siglato un nuovo accordo di fornitura del gas russo ai cinesi e, quasi contemporaneamente, a Pechino, il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping ha stretto la mano al premier giapponese, Shinzo Abe, dopo oltre due anni di tensioni politiche tra i due giganti asiatici. Due giorni dopo, mercoledi 12 novembre, Stati Uniti e Cina hanno siglato un accordo per limitare le emissioni di gas serra: in particolare Washington promette da tagliare entro il 2025 le proprie emissioni di gas di una quantità compresa fra il 26 e il 28% rispetto al livello del 2005 mentre Pechino, si impegna di calmierare la soglia massimo delle sue emissioni intorno al 2030.

La scorsa settimana sono stati pubblicati i dati della crescita del PIL in India nel terzo trimestre di quest’anno evidenziando un +5,3% su base annuale: un risultato migliore delle attese della City londinese. Si tratta di altri quattro importanti indizi che confermano la tendenza evidenziata da molti analisti ed economisti: l’asse della potenziale crescita a medio lungo termine si sposta dall’Occidente ad Oriente. In questo contesto, infatti, risultano ancora più impietosi i dati di crescita attesi per quest’anno e il prossimo per l’Europa (e la zona euro più in particolare).

Uno scenario che, per gli investitori che cercano opportunità solide di medio termine, favorisce il mercato azionario cinese (che si sta aprendo gradualmente ma in modo costante anche agli investitori privati) e quello giapponese (grazie ai profitti aziendali attesi in forte ascesa per i prossimi anni) e, in modo selettivo, anche quello americano che, grazie alla flessibilità del mercato del lavoro e delle corporation a stelle e strisce ad adattarsi ai diversi scenari macro economici, potrà sfruttare il legame privilegiato tra Washington e i principali governi asiatici.

Trending