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I radar della Consob contro i rumors sugli stress test

8 Ottobre 2014 16:30
financialounge -  Consob Piazza Affari
Meno di un mese per conoscere gli esiti dell’AQR (asset quality review) e degli stress test della BCE sulla solidità patrimoniale dei 128 principali gruppi bancari europei e della tenuta, in caso di choc, del sistema finanziario dell’eurozona. Infatti il 17 ottobre o, al più tardi, il 26, l’Eurotower dovrebbe rendere note le "pagelle" delle singole banche.

Ma l’ESMA (l’European Securities and Markets Authority), cioè l’associazione che raggruppa tutte le autorità di controllo delle Borse europee è già al lavoro per scongiurare il rischio indiscrezioni in Borsa. L’ESMA ha infatti diramato una lettera con specifiche indicazioni sulle eventuali indiscrezioni, prima della comunicazione ufficiale dei risultati della BCE. Missiva che ha ricevuto anche la Consob, l’autorità di controllo della Borsa italiana, nella quale si prescrive che, in caso di rumors su un titolo finanziario prima del verdetto ufficiale dell’Eurotower, l’istituto di credito in oggetto deve rilasciare un comunicato di spiegazione in merito: se la banca non ha nessuna informativa ufficiale deve informare Banca d’Italia che, a sua volta, richiederà alla BCE ulteriori informazioni su come procedere.

L’obiettivo è quello di scongiurare o, almeno limitare al massimo, gli impatti che le indiscrezioni potrebbero avere sulle quotazioni delle banche creando distorsioni sui prezzi. Un fenomeno che, nel caso del settore finanziario italiano che pesa per oltre il 33% sul listino di Piazza Affari, potrebbe avere ripercussioni significative sulla volatilità degli indici e, quindi, degli investimenti dei risparmiatori. Intanto, mentre il manuale della nuova Vigilanza bancaria europea allarga la possibilità di controllo della BCE anche ai 4.200 istituti medi e piccoli (e non solo ai 128 big), dall'analisi di Mediobanca Securities sulle banche italiane pubblicato in qusti giorni, emerge un quadro sostanzialmente positivo sul settore.

Secondo gli analisti che hanno redatto il report, gli istituti di credito italiani hanno una struttura solida e riserve di capitale che dovrebbero essere sufficienti a superare gli "esami" della BCE sebbene due banche (Carige e MPS), potrebbero fallire, ma solo marginalmente, l’atteso appuntamento con i giudizi dell’Eurotower.
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