buyback
Crisi Malaysia Airlines: ristrutturazione in arrivo
29 Agosto 2014 09:05

empi duri per la compagnia Malaysia Airlines, che negli ultimi 5 mesi ha subìto due forti contraccolpi, che hanno contribuito a destabilizzare il fragile equilibrio della società sul mercato.
I due disastri aerei, avvenuti nei mesi di marzo e luglio, sono noti al grande pubblico: il primo ha riguardato la scomparsa del volo malese diretto a Pechino, il secondo l’abbattimento di un volo, nello spazio aereo ucraino, proveniente dai Paesi Bassi e diretto in Malesia. Un episodio, quello di luglio che si è andato ad inscrivere nel complesso quadro politico derivante dal conflitto Russo- Ucraino.
Il sentiment di sfiducia da parte dei consumatori, generato dai due disastri, ha portato ad un ingente calo degli acquisti dei biglietti della compagnia malese, accentuando un declino in atto già da tempo.
Tra il 2011 e il 2013 la Malaysia Airlines ha registrato perdite per 1,31 miliardi di dollari. Un trend negativo che sembra essere confermato dall’andamento degli ultimi quattro trimestri, l'ultimo dei quali con una perdita pari a 97, 4 milioni di dollari, e destinato a proseguire, come rivela Mohshin Aziz, analista di Maybank Investment Bank, a Bloomberg. Secondo l’analista, la perdita della Compagnia riferita al trimestre in corso si aggirerebbe attorno ai 191 milioni di dollari: il dato peggiore nella storia della compagnia.
Per salvare la Società dalla bancarotta, il Fondo sovrano che controlla la società con il 70% delle quote e appoggiato del primo ministro malese Najib Razak, starebbe studiando diversi provvedimenti per il contenimento dei costi ed il riposizionamento della compagnia aerea. È notizia di oggi la decisione di tagliare i costi partendo con il licenziamento di 6000 dipendenti e il taglio potrebbe non risparmiare neppure i vertici della società.
Infatti il mandato di Ahmad Jauhari Yahya, attuale CEO, sarebbe in scadenza e, secondo alcuni rumors, potrebbe non essere rinnovato. L’idea sarebbe quella di puntare su un manager con precedenti esperienze nel settore dell’aeronautica civile, in netto contrasto con il profilo dell’attuale amministratore delegato, proveniente dai settori energetico e media.
Il piano di ristrutturazione potrebbe prevedere anche l’abolizione di alcuni voli ad oggi offerti dalla compagnia: primi tra tutti quelli a lunga tratta ed in particolare verso l’Europa, in perdita da decenni, e quelli verso il nord Asia ed Australia.
Secondo questa visione la compagnia potrebbe concentrare il proprio business verso le rotte regionali e a breve tratta, una strategia non semplice che andrebbe a entrare in competizione con la compagnia Air Asia.
Il Fondo sovrano ha fatto sapere oggi la sua intenzione di creare una nuova corporation che assorbirà gran parte degli asset della compagnia aerea. Inoltre verranno acquistate le quote dei soci minori e Malaysia Airlines verrà presto delistata; gli asset della compagnia verranno poi ceduti alla nuova società.
"Una serie di misure per consentire il salvataggio della compagnia" ha dichiarato il managing director del Fondo sovrano Azman Mokhtar, che sostiene che le mosse adottate siano necessarie per assicurare a Malaysia Airlines la possibilità di rivedere da capo il proprio modello di business ed i costi associati alla struttura.
I due disastri aerei, avvenuti nei mesi di marzo e luglio, sono noti al grande pubblico: il primo ha riguardato la scomparsa del volo malese diretto a Pechino, il secondo l’abbattimento di un volo, nello spazio aereo ucraino, proveniente dai Paesi Bassi e diretto in Malesia. Un episodio, quello di luglio che si è andato ad inscrivere nel complesso quadro politico derivante dal conflitto Russo- Ucraino.
Il sentiment di sfiducia da parte dei consumatori, generato dai due disastri, ha portato ad un ingente calo degli acquisti dei biglietti della compagnia malese, accentuando un declino in atto già da tempo.
Tra il 2011 e il 2013 la Malaysia Airlines ha registrato perdite per 1,31 miliardi di dollari. Un trend negativo che sembra essere confermato dall’andamento degli ultimi quattro trimestri, l'ultimo dei quali con una perdita pari a 97, 4 milioni di dollari, e destinato a proseguire, come rivela Mohshin Aziz, analista di Maybank Investment Bank, a Bloomberg. Secondo l’analista, la perdita della Compagnia riferita al trimestre in corso si aggirerebbe attorno ai 191 milioni di dollari: il dato peggiore nella storia della compagnia.
Per salvare la Società dalla bancarotta, il Fondo sovrano che controlla la società con il 70% delle quote e appoggiato del primo ministro malese Najib Razak, starebbe studiando diversi provvedimenti per il contenimento dei costi ed il riposizionamento della compagnia aerea. È notizia di oggi la decisione di tagliare i costi partendo con il licenziamento di 6000 dipendenti e il taglio potrebbe non risparmiare neppure i vertici della società.
Infatti il mandato di Ahmad Jauhari Yahya, attuale CEO, sarebbe in scadenza e, secondo alcuni rumors, potrebbe non essere rinnovato. L’idea sarebbe quella di puntare su un manager con precedenti esperienze nel settore dell’aeronautica civile, in netto contrasto con il profilo dell’attuale amministratore delegato, proveniente dai settori energetico e media.
Il piano di ristrutturazione potrebbe prevedere anche l’abolizione di alcuni voli ad oggi offerti dalla compagnia: primi tra tutti quelli a lunga tratta ed in particolare verso l’Europa, in perdita da decenni, e quelli verso il nord Asia ed Australia.
Secondo questa visione la compagnia potrebbe concentrare il proprio business verso le rotte regionali e a breve tratta, una strategia non semplice che andrebbe a entrare in competizione con la compagnia Air Asia.
Il Fondo sovrano ha fatto sapere oggi la sua intenzione di creare una nuova corporation che assorbirà gran parte degli asset della compagnia aerea. Inoltre verranno acquistate le quote dei soci minori e Malaysia Airlines verrà presto delistata; gli asset della compagnia verranno poi ceduti alla nuova società.
"Una serie di misure per consentire il salvataggio della compagnia" ha dichiarato il managing director del Fondo sovrano Azman Mokhtar, che sostiene che le mosse adottate siano necessarie per assicurare a Malaysia Airlines la possibilità di rivedere da capo il proprio modello di business ed i costi associati alla struttura.
Trending