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Made in Italy, dove crescerà di più nei prossimi tre anni

14 Agosto 2014 14:10
financialounge -  consumi esportazioni Made In Italy Matteo Renzi mercati emergenti
Entro i prossimi 15 anni si calcola che il numero dei consumatori mondiali crescerà di circa 800 milioni di unità e sarà fortemente interessato anche al made in Italy.

Questa previsione, formulata da Carlo Calenda, vice ministro alla Sviluppo Economico, è supportata dal potenziale di crescita dei tre principali mercati di sbocco dell’export nazionale: quelli maturi (ma da valorizzare), quelli emergenti e le cosiddette nuove opportunità. Tra i primi, le stime relative al periodo 2013 – 2016, indicano un potenziale di crescita del 52% per la Corea del Sud, del 34,9% per gli Stati Uniti, e del 31,6% per il Giappone. Tra gli emerging markets, invece, la Cina (+92,5%), il Messico (+58,9%) e gli Emirati Arabi (+30%) sono i mercati di sbocco più promettenti mentre tra le cosiddette nuove opportunità spiccano l’Etiopia (+81,7%), la Nigeria (+75,7%), e l’Iran (+46,8%).

Tuttavia per riuscire a intercettare la maggiore quota possibile della domanda mondiale dei consumatori e per favorire il made in Italy si devono necessariamente intrecciare una serie di iniziative su più piani che il Governo Renzi conta di mettere in campo per agevolare l’export delle nostre imprese: dalla riforma del mercato del lavoro al calo delle tasse, dal sostegno agli investimenti fino al “piano made in Italy” (il cui varo è previsto per fine agosto) che ha l’obiettivo di incrementare le esportazioni del nostro paese di 50 miliardi di euro.
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