Assogestioni
I fondi flessibili sorpassano gli azionari
22 Luglio 2014 12:05

giugno il patrimonio complessivo dei fondi flessibili ha toccato quota 128,8 miliardi, sorpassando i 128,6 miliardi dei fondi azionari: i prodotti del risparmio gestito senza vincoli di portafoglio si piazzano così al secondo posto nella graduatoria delle categorie di fondi per patrimonio in gestione con una quota di mercato pari al 20,8% contro il 20,7% dei fondi azionari.
È questa una delle principali notizie che emergono dai dati pubblicati oggi da Assogestioni sull’industria italiana del risparmio che vede in testa sempre i fondi obbligazionari che, con 293,6 miliardi vantano una quota di mercato del 47,3%: chiudono la torta dei fondi d’investimento collocati in Italia i bilanciati (6,1% e 38 miliardi) e i fondi monetari (3,7% e 23 miliardi).
Per quanto riguarda la raccolta netta mensile di giugno dell’intera industria italiana dell’asset management si nota un raddoppio dei flussi complessivi, pari a 13,8 miliardi, rispetto ai 7,1 miliardi di maggio. Il risultato di giugno porta a 57,4 miliardi la raccolta netta del primo semestre e a 1.456 miliardi il patrimonio complessivo dell’intero sistema (nuovo record assoluto).
I fondi aperti hanno raccolto 7,3 miliardi mentre sulle gestioni di portafoglio sono confluiti 6,5 miliardi, grazie ai 5,3 miliardi in mandati istituzionali e ai 744 milioni in gestioni per il pubblico retail. I fondi di diritto italiano in giugno hanno saputo attrarre nuove sottoscrizioni nette per 3,8 miliardi superando i 3,5 miliardi confluiti nei fondi e nelle sicav estere: questi ultimi, tuttavia, mantengono saldamente la maggioranza del mercato in termini di asset con 432,5 miliardi (69,7% del totale) contro i 187,8 miliardi (30,3%) dei fondi di diritto italiano.
Tornando al grande successo di adesioni dei fondi flessibili, occorre ricordare che in questa categoria rientrano tutta una serie di prodotti messi a punto dall’industria dell’asset management, quali i fondi multi asset di nuova generazione, i fondi bilanciati a controllo del rischio, i comparti con target di rendimento, i fondi a cedola, i comparti a rendimento assoluto specializzati su un mercato specifico.
Prodotti che hanno in comune l’obiettivo di coprire le esigenze dei risparmiatori italiani in questo complesso contesto dei mercati finanziari offrendo loro soluzioni capaci di ottimizzare il profilo di rischio/rendimento dell’investimento.
È questa una delle principali notizie che emergono dai dati pubblicati oggi da Assogestioni sull’industria italiana del risparmio che vede in testa sempre i fondi obbligazionari che, con 293,6 miliardi vantano una quota di mercato del 47,3%: chiudono la torta dei fondi d’investimento collocati in Italia i bilanciati (6,1% e 38 miliardi) e i fondi monetari (3,7% e 23 miliardi).
Per quanto riguarda la raccolta netta mensile di giugno dell’intera industria italiana dell’asset management si nota un raddoppio dei flussi complessivi, pari a 13,8 miliardi, rispetto ai 7,1 miliardi di maggio. Il risultato di giugno porta a 57,4 miliardi la raccolta netta del primo semestre e a 1.456 miliardi il patrimonio complessivo dell’intero sistema (nuovo record assoluto).
I fondi aperti hanno raccolto 7,3 miliardi mentre sulle gestioni di portafoglio sono confluiti 6,5 miliardi, grazie ai 5,3 miliardi in mandati istituzionali e ai 744 milioni in gestioni per il pubblico retail. I fondi di diritto italiano in giugno hanno saputo attrarre nuove sottoscrizioni nette per 3,8 miliardi superando i 3,5 miliardi confluiti nei fondi e nelle sicav estere: questi ultimi, tuttavia, mantengono saldamente la maggioranza del mercato in termini di asset con 432,5 miliardi (69,7% del totale) contro i 187,8 miliardi (30,3%) dei fondi di diritto italiano.
Tornando al grande successo di adesioni dei fondi flessibili, occorre ricordare che in questa categoria rientrano tutta una serie di prodotti messi a punto dall’industria dell’asset management, quali i fondi multi asset di nuova generazione, i fondi bilanciati a controllo del rischio, i comparti con target di rendimento, i fondi a cedola, i comparti a rendimento assoluto specializzati su un mercato specifico.
Prodotti che hanno in comune l’obiettivo di coprire le esigenze dei risparmiatori italiani in questo complesso contesto dei mercati finanziari offrendo loro soluzioni capaci di ottimizzare il profilo di rischio/rendimento dell’investimento.
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