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Volatilità, l’ultima asset class ancora a buon mercato

14 Luglio 2014 17:10
financialounge -  ETF future S&P500 vix volatilità Wall Street
In un mercato dove tutto, dai titoli azionari statunitensi ai fondi d’investimento immobiliari fino ai titoli spazzatura (junk bond) sembra caro, la volatilità potrebbe essere rimasta un’ultima asset class conveniente. La volatilità del mercato è infatti ai suoi livelli più bassi dal 2007. Se si considera che l'S&P 500 ha guadagnato il 30 per cento rispetto al picco del 2007, non c'è da meravigliarsi se molti osservatori di mercato si aspettano un incremento della volatilità.

"Ci vorrà un sacco di fortuna per mantenere la volatilità sugli attuali livelli" ha scritto in un recente post sul suo blog Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock. Peccato che per l'investitore medio, in realtà la scommesse su quello che sembra un investimento interessante può diventare complesso se non, addirittura, pericoloso.

L'indice di volatilità VIX, conosciuto come "indice della paura" è la misura della deviazione standard dell’indice S&P500 di Wall Street. Tuttavia non è facile acquistare un ETF VIX Index come avviene per un ETF su qualsiasi altro indice di mercato perché, nel caso del Vix, si tratta di un indice che rappresenta una misura teorica, ovvero il monitoraggio della volatilità implicita del prezzo delle opzioni per acquistare o vendere l'S&P 500. Ci sono comunque una serie di prodotti negoziati in borsa che propongono questa esposizione. Il più popolare è l’ETF iPath S&P 500 VIX Short-Term Note Futures Exchange-Traded (il ticker di Borsa è VXX) che è costruito per tenere costantemente sotto controllo l’evoluzone dei future a breve termine del VIX e vanta scambi in Borsa ogni giorno con i volumi superiori alle azioni di Oracle.

Ma quella che potrebbe essere una buona notizia in realtà non lo è, perché i contratti future a breve termine sul VIX svolgono un pessimo lavoro di monitoraggio dell'indice VIX. Questo è dovuto ai costi significativi di gestione dei contratti futures nel rolling da un mese all'altro. Negli ultimi 12 mesi, per esempio, mentre il VIX è sceso del 36 per cento mentre l’ETF VXX è crollato del 66 per cento. Oppure, a gennaio di quest’anno , quando l'indice VIX registrò un balzo del 34 per cento in concomitanza dello scoppio della crisi russo – ucraina, l’ETF VXX mise a segno un rialzo pari alla metà di tale importo: un ETF quindi poco efficiente.
Cosa può fare un investitore a copertura di un portafoglio dalla volatilità?

La risposta è semplice e, soprattutto, funziona. Diversificare i rischi ricorrendo anche a prodotti sensibili all’aumento della volatilità. Nel mese di gennaio, l'ultima volta che il VIX ha registrato un forte balzo all'insù, l’ETF Ishares 20+ years Treasury Bond ETF (il ticket di Borsa è TLT) è aumentato del 6 per cento. Oppure nel 2008, quando il VIX si impennò oltre quota 80 e il mercato azionario scese del 36 per cento, l’ETF TLT è aumentato del 33 per cento.

Il punto debole per un prodotto di questo genere è la sensibilità all’aumento dei tassi a lungo temine ma l’ETF TLT è solo un esempio delle tante opportunità che il mercato offre per diversificare il rischio di portafoglio per mitigare l’impatto dell’aumento della volatilità. Sta all’investitore (meglio se con l’ausilio di un consulente di fiducia) allestire un mix di asset class e prodotti tali da differenziare il proprio giardinetto finanziario.
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