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L'approccio per selezionare i vincitori dei listini europei

26 Giugno 2014 12:10
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L’attuale contesto del mercato azionario europeo, non differente da quello visto negli ultimi quattro anni, consente allo stile d’investimento non direzionale azionario long / short, che combina opportunamente posizioni rialziste (long) con posizioni ribassiste (short), di individuare i titoli azionari destinati a registrare performance superiori alla media di mercato e a scartare o meglio, investire sul loro ribasso, quelli che, al contrario, sono destinati a stentare in Borsa.

È questa la tesi d’investimento su cui si basa Gianmarco Mondani, CEO e Founding Partner di GAM Investment Management Lugano, gestore del fondo GAM Star (Lux) - European Alpha.

“Ogni anno, negli ultimi quattro, abbiamo assistito allo stesso rituale. Gli analisti del comparto azionario europeo iniziano l’anno prevedendo una forte crescita dei profitti societari, solitamente attorno al 10-15%. Queste attese sono poi gradualmente riviste al ribasso nel corso dell’anno, con tale crescita che alla fine si rivela inesistente” ricorda Gianmarco Mondani che poi prosegue: “Il 2014 non è un’eccezione. A gennaio, la crescita media degli utili era prevista attorno al 13%, ma tale stima è attualmente scesa al 7%. Ci aspettiamo che queste previsioni scendano ulteriormente nel corso dell’anno, a meno per esempio di un inatteso, ampio movimento del tasso di cambio dell’euro. Questo quadro di bassa o inesistente crescita media degli utili ben si allinea al nostro stile d’investimento non direzionale azionario long / short, poiché accresce le differenze tra titoli “vincitori” e titoli “perdenti””.

Ma dove investe Gianmarco Mondani?
“Guardando al nostro portafoglio di posizioni lunghe, investiamo in due tipi di società. Innanzitutto, quelle che sono in grado di avvantaggiarsi delle opportunità di crescita grazie a strategie e modelli di business superiori, nonostante il quadro economico generale debole. Esempi di posizioni lunghe sono quelle su Babcok e Capita nel Regno Unito, che traggono beneficio dagli ordini del settore pubblico, e su Swatch, il produttore di orologi svizzero. In secondo luogo, privilegiamo titoli azionari di società il cui management ha radicalmente cambiato la direzione di una compagnia prima in difficoltà, e dove vediamo chiari segnali di miglioramento. Esempi in tal senso sono le banche dei Paesi periferici europei o le società produttrici di turbine eoliche, come Vestas. Complessivamente, il nostro portafoglio di posizioni lunghe scambia a 14x gli utili, in linea con il mercato. Tuttavia, il mercato consiste di società che in media non riusciranno ad accrescere i propri utili, mentre ci attendiamo che le società nel nostro portafoglio supereranno le attese medie degli analisti di circa il 15%”.

Per quanto riguarda invece le posizioni corte, cioè quelle relative ai titoli deputati a performance inferiori alla media di mercato o di settore, questo include società che devono fare i conti con difficoltà strutturali dei propri modelli di business. Alcune fanno parte del settore dei media, che sta soffrendo il ruolo di internet. In portafoglio ci sono anche aziende attive nel comparto delle commodity, dove il rallentamento dell’economia cinese ha causato una situazione di sovrapproduzione.

“Più di recente, abbiamo preso posizione corta anche su titoli che fino ad ora hanno fatto bene ma hanno ora attese troppo elevate, esposti quindi alla potenziale delusione del mercato; oppure su società che devono affrontare un nascente aumento della competizione e i cui margini stanno di conseguenza soffrendo. In media, il nostro portafoglio short scambia a 17x gli utili, cioè a premio rispetto al mercato, e le attese di crescita sono attorno al 40%. A nostro parere, queste attese sono troppe ambiziose” puntualizza Gianmarco Mondani.

In generale, conclude il manager, gli operatori sono diventati in qualche modo autocompiacenti, aspettandosi che la Banca Centrale Europea continuerà a sostenere i mercati con un ulteriore allentamento della politica monetaria, mentre si presume che il tapering da parte della Federal Reserve continuerà senza intoppi.

Tuttavia, tale situazione di autocompiacenza potrebbe causare volatilità sui mercati: per questo Gianmarco Mondani è fiducioso nel suo approccio d’investimento non direzionale.
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