borsa
Operatori ottimisti su Borsa e BTP e sul calo dell’euro
30 Maggio 2014 11:40
Da qui alla fine dell’anno la Borsa italiana tenderà a crescere, lo spread tra BTP e Bund tedeschi potrebbe diminuire ulteriormente e l’euro dovrebbe mostrare una forza minore rispetto all’ultimo anno. Sono queste, in estrema sintesi, le tendenze emerse dal sondaggio organizzato da Radiocor e gli operatori associati ad Assiom Forex.
In particolare, il 58% del campione del sondaggio si è espresso per un rialzo di Piazza Affari contro il 13% che si è schierato per un calo. Il 56% di intervistati, invece, ha dichiarato che l’euro si indebolirà soprattutto alla luce delle attese sulle prossime mosse che la BCE dovrebbe annunciare il prossimo 5 giugno. Più frazionati i giudizi sullo spread: il 7% lo stima nel range tra 100 e 125 punti base, il 14% tra 130 e 135 , il 46% intorno agli attuali livelli (tra 150 e 175 punti base) e il 32% che lo immagina oltre quota 175.
Secondo gli osservatori, però, se il contesto fosse quello di Piazza Affari in tendenziale rialzo e dell’euro in graduale deprezzamento, le probabilità che lo spread possa scendere dagli attuali livelli aumenterebbero da qui a fine anno.
I risultati del sondaggio sono stati probabilmente influenzati dagli esiti delle elezioni europee di domenica scorsa che hanno visto la netta affermazione del partito democratico e dell’attuale premier Matteo Renzi che dovrebbe garantire la stabilità necessaria per fare le riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno.
Un contesto politico che, alla luce anche del semestre europeo a guida italiano, getta le basi per una seconda parte dell’anno che dovrebbe garantire soddisfazione agli investitori che puntano sugli asset del nostro paese.
In particolare, il 58% del campione del sondaggio si è espresso per un rialzo di Piazza Affari contro il 13% che si è schierato per un calo. Il 56% di intervistati, invece, ha dichiarato che l’euro si indebolirà soprattutto alla luce delle attese sulle prossime mosse che la BCE dovrebbe annunciare il prossimo 5 giugno. Più frazionati i giudizi sullo spread: il 7% lo stima nel range tra 100 e 125 punti base, il 14% tra 130 e 135 , il 46% intorno agli attuali livelli (tra 150 e 175 punti base) e il 32% che lo immagina oltre quota 175.
Secondo gli osservatori, però, se il contesto fosse quello di Piazza Affari in tendenziale rialzo e dell’euro in graduale deprezzamento, le probabilità che lo spread possa scendere dagli attuali livelli aumenterebbero da qui a fine anno.
I risultati del sondaggio sono stati probabilmente influenzati dagli esiti delle elezioni europee di domenica scorsa che hanno visto la netta affermazione del partito democratico e dell’attuale premier Matteo Renzi che dovrebbe garantire la stabilità necessaria per fare le riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno.
Un contesto politico che, alla luce anche del semestre europeo a guida italiano, getta le basi per una seconda parte dell’anno che dovrebbe garantire soddisfazione agli investitori che puntano sugli asset del nostro paese.
Trending