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Il rimbalzo della Borsa cinese ha il fiato corto
28 Marzo 2014 09:15

la People’s Bank of China, la banca centrale cinese, ha superato la soglia del 2% di quote societarie in Eni e Enel, il listino azionario cinese ha registrato il più grande guadagno tra i principali indici azionari del mondo nell’ultima settimana.
Infatti, dopo aver perso circa il 15% da inizio anno al 20 marzo scorso, l'indice azionario cinese Hang Seng China Enterprises (HSCEI index), ha poi registrato un rimbalzo del 9,1 per cento: i trader che hanno accumulato scommesse rialziste sull'exchange-traded fund Large Cap iShares Cina durante la fase di discesa dell’indice e hanno mantenuto quelle posizioni sono stati poi premiati dal rimbalzo.
Le azioni cinesi hanno recuperato dopo che le loro valutazioni sono scese al livello più basso degli ultimi 12 anni, anche in conseguenza del fatto che il governo di Pechino ha dichiarato la disponibilità ad accelerare i progetti di nuove costruzione mentre le autorità di mercato hanno allentato le restrizioni di finanziamento per le società finanziarie.
Secondo una importante banca d’affari svizzera, tali novità potrebbero non essere sufficienti a placare le preoccupazione degli investitori circa il rallentamento degli utili derivante da un'economia che si indebolisce e dagli aumenti dei default.
"In assenza di importanti passi in avanti sulle riforme in Cina, il rimbalzo in atto sui mercati azionari cinesi non può essere sostenuto a lungo" ha affermato Lu Wenjie, uno strategist azionario con sede a Shanghai che ha poi aggiunto: "Le preoccupazioni sull'economia della Cina restano sul tappeto e non sono state affatto dissipate e per i venditori allo scoperto, cioè quelli che puntano sul ribasso dell’indice azionario, non sarà facile abbandonare la propria posizione o le opinioni prima che questi fattori svaniscano".
Convinzione condivisa anche da Dai Ming, un gestore di fondi presso la Hengsheng Hongding Asset Management Co di Shanghai che ha dichiarato: "Se non ci saranno ulteriori politiche espansive da parte del governo la crescita continuerà a rallentare e il mercato azionario cadrà: il rally attuale potrebbe essere di breve durata e lo short selling rappresenta quindi una buona strategia”.
Infatti, dopo aver perso circa il 15% da inizio anno al 20 marzo scorso, l'indice azionario cinese Hang Seng China Enterprises (HSCEI index), ha poi registrato un rimbalzo del 9,1 per cento: i trader che hanno accumulato scommesse rialziste sull'exchange-traded fund Large Cap iShares Cina durante la fase di discesa dell’indice e hanno mantenuto quelle posizioni sono stati poi premiati dal rimbalzo.
Le azioni cinesi hanno recuperato dopo che le loro valutazioni sono scese al livello più basso degli ultimi 12 anni, anche in conseguenza del fatto che il governo di Pechino ha dichiarato la disponibilità ad accelerare i progetti di nuove costruzione mentre le autorità di mercato hanno allentato le restrizioni di finanziamento per le società finanziarie.
Secondo una importante banca d’affari svizzera, tali novità potrebbero non essere sufficienti a placare le preoccupazione degli investitori circa il rallentamento degli utili derivante da un'economia che si indebolisce e dagli aumenti dei default.
"In assenza di importanti passi in avanti sulle riforme in Cina, il rimbalzo in atto sui mercati azionari cinesi non può essere sostenuto a lungo" ha affermato Lu Wenjie, uno strategist azionario con sede a Shanghai che ha poi aggiunto: "Le preoccupazioni sull'economia della Cina restano sul tappeto e non sono state affatto dissipate e per i venditori allo scoperto, cioè quelli che puntano sul ribasso dell’indice azionario, non sarà facile abbandonare la propria posizione o le opinioni prima che questi fattori svaniscano".
Convinzione condivisa anche da Dai Ming, un gestore di fondi presso la Hengsheng Hongding Asset Management Co di Shanghai che ha dichiarato: "Se non ci saranno ulteriori politiche espansive da parte del governo la crescita continuerà a rallentare e il mercato azionario cadrà: il rally attuale potrebbe essere di breve durata e lo short selling rappresenta quindi una buona strategia”.
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