Risparmi per 37 miliardi grazie allo smart working

Il ricorso ad un sistema articolato di smart working permetterebbe alle imprese italiane di risparmiare a regime fino a 37 miliardi di euro.

È questa la stima effettuata da alcuni ricercatori del Politecnico di Milano per i quali lo sviluppo e la diffusione di tecnologie di nuova generazione in grado di supportare la comunicazione, la collaborazione e la creazione di social network, insieme alla diffusione sempre più capillare e coinvolgente di device mobili interattivi e di facile utilizzo, possono agevolare e supportare le aziende a disegnare un nuovo paradigma lavorativo.

Lo smart working, che richiede tuttavia la riprogettazione congiunta di leve non solo tecnologiche, ma anche di natura organizzativa e gestionale, può infatti offrire soluzioni efficaci sia per migliorare la competitività, la produttività e la capacità di innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni e sia sul versante dei nuovi fattori di stress e di potenziale insoddisfazione dei lavoratori che vedono, in molti casi, peggiorare le proprie condizioni e rimanere disattese le loro aspirazioni a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

I ricercatori del Politecnico stimano che la diffusione di modelli di smart working dovrebbe permettere un aumento medio della produttività del 5,5% delle imprese che equivale un risparmio complessivo per il sistema italiano di 27 miliardi di euro. Altri 10 miliardi di euro di risparmi diretti potrebbero poi arrivare da una riorganizzazione degli spazi di lavoro, da procedure di maggiore flessibilità di orario e di luogo di lavoro.