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Il settore del turismo in Cina
5 Novembre 2013 08:00

rata in vigore lo scorso primo ottobre e rappresenta la prima vera legge che regola il turismo in Cina. L’obiettivo dei legislatori di Pechino è quello di regolare i flussi in entrata e in uscita nel paese assicurando che gli standard qualitativi dell’offerta siano allineati a quelli dei più avanzati paesi internazionali.
D’altra parte nei prossimi 5 anni, stando a quanto dichiarato dal premier Li Keqiang, saranno 400 milioni i turisti cinesi in giro per il mondo. Un flusso rilevante anche in termini di risorse disponibili da spendere visto che in ciascun viaggio oltre confine, i cittadini della Cina arrivano a sborsare il 70% in più della media globale: in base alle statiche rese note dall’Hurun Report China Luxury Traveler White Paper 2013, i cinesi spendono infatti 1.139 euro a viaggio.
Ma quali sono le principali destinazioni preferite dai cinesi quando viaggiano all’estero?
Sul podio figurano Taiwan, la Thailandia e la Corea del Sud, mentre la Francia è riuscita a guadagnarsi l’ottava posizione con 631 mila visitatori annui. Se l’Italia riuscisse a calamitare anche una piccola quota di questo immenso bacino di utenti che dalla Cina viaggeranno in giro per il mondo nei prossimi 5 anni, potrebbe beneficare di importanti ricadute economiche dal momento che i cinesi all’estero tendono ad acquistare oggetti e prodotti di lusso, attratti dagli sconti, tra il 30% e il 70%, rispetto al prezzo di listino in Cina.
D’altra parte nei prossimi 5 anni, stando a quanto dichiarato dal premier Li Keqiang, saranno 400 milioni i turisti cinesi in giro per il mondo. Un flusso rilevante anche in termini di risorse disponibili da spendere visto che in ciascun viaggio oltre confine, i cittadini della Cina arrivano a sborsare il 70% in più della media globale: in base alle statiche rese note dall’Hurun Report China Luxury Traveler White Paper 2013, i cinesi spendono infatti 1.139 euro a viaggio.
Ma quali sono le principali destinazioni preferite dai cinesi quando viaggiano all’estero?
Sul podio figurano Taiwan, la Thailandia e la Corea del Sud, mentre la Francia è riuscita a guadagnarsi l’ottava posizione con 631 mila visitatori annui. Se l’Italia riuscisse a calamitare anche una piccola quota di questo immenso bacino di utenti che dalla Cina viaggeranno in giro per il mondo nei prossimi 5 anni, potrebbe beneficare di importanti ricadute economiche dal momento che i cinesi all’estero tendono ad acquistare oggetti e prodotti di lusso, attratti dagli sconti, tra il 30% e il 70%, rispetto al prezzo di listino in Cina.
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