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Sempre più tasse in Italia

29 Luglio 2013 11:00
financialounge -  crescita economica evasione fiscale germania italia tasse USA
Tra il 2007 e i 2013 l’aumento della pressione fiscale in Italia si è attestato al +2,7%: il livello più alto tra i paesi sviluppati, ad eccezione del Portogallo dove l’incremento ha toccato il +3,2%.

Dietro di noi il Giappone (+2,6%), la Francia (+2,3%) e il Belgio (+0,9%).
I paesi che hanno invece, fatto registrare la più forte diminuzione delle tasse sono Svezia (-7,6%), Stati Uniti (-3,3%), Finlandia (-3,0%) e Germania (-2,0%). Seguono in questa classifica virtuosa Spagna, Grecia, Olanda, Regno Unito e Austria.

Con questo nuovo allungo, la pressione fiscale complessiva nel nostro paese tocca il record, davvero poco invidiabile, del 54%, precedendo la Danimarca (51,1%), la Francia (50,3%), il Belgio (49,3%) e l’Austria (46,8%).
Lontanissimi, il Canada (dove la pressione fiscale non va oltre il 31,9%), e gli Stati Uniti (27,9%).

Secondo gli esperti, l’elevata percentuale di tasse sul pil è l’altra faccia dell’evasione fiscale: dal momento che in Italia si stima che il sommerso valga complessivamente il 17,4% del pil, la platea di contribuenti onesti è più ridotta e su di essa si abbattono, in percentuale, tasse maggiori che negli altri paesi sviluppati.

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