Bernard Aybran

Riconsiderare i titoli europei

3 Luglio 2013 20:00

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approccio multi asset negli investimenti, diversificato tra azioni, obbligazioni e materie prime, può portare ad ottimi risultati, ma con un avvertimento: deve essere garantita la massima trasparenza e chiarezza nella gestione”.

È la ricetta offerta da Bernard Aybran, CIO Deputy Director di Invesco, che consiglia prima di tutto soluzioni d’investimento semplici e dirette.

“Con le economie occidentali bloccate nella crescita e i timori di crescita dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse è una prospettiva remota. Questa situazione favorisce la caccia ai rendimenti e alcune classi di investimento garantiscono un adeguato premio per i rischi assunti: per esempio alcuni mercati del debito emergente o società emittenti con un rating inferiore alla soglia investment grade”.

Aybran, tuttavia, sottolinea come un’obbligazione possa comportare un rischio di insolvenza: maggiore è il rischio di default e maggiore è il rendimento.

“Le cosiddette obbligazioni "high yield", infatti, offrono cedole superiori al 5%, i loro BB+ o rating inferiori implicano un rischio maggiore di default rispetto a società con un giudizio migliore, ma è un rischio che oggi vale la pena correre, in particolare, nel caso dei governi emergenti: a livello aggregato, sono molto meno indebitati rispetto ai Paesi occidentali, ma con cedole molto più alte”.

Aybran invita, inoltre, “a considerare i titoli europei, una classe di investimento con reddito elevato e prospettive di apprezzamento del capitale. I titoli azionari europei sono ancora sottovalutati, ma anche se non ci sono garanzie per una loro crescita a breve, sono un ottimo punto di partenza per programmare un investimento di lungo termine”.

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