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L'industria del Risparmio - 17 giugno 2013

18 Giugno 2013 14:00
financialounge -  Affari&Finanza crowdfunding Europa imprese settore bancario USA web
C’è un nuovo termine tecnico anglosassone che si sta diffondendo: crowdfunding. Con questa definizione si indica un processo che mette in collaborazione tra loro un gruppo di persone che utilizza i propri risparmi mettendoli in comune con l’obiettivo di finanziare progetti di persone e organizzazioni e anche start up aziendali.

Il termine composto inglese è mutuato dalla definizione delle richiesta di fondi (funding) rivolta ad una folla indistinta (crowd) che può contribuire anche con modesti capitali. Si tratta di un fenomeno nuovo che parte dal basso, cioè sollecitato dai piccoli e medi investitori e non, come di solito avviene, dall’alto, promosso cioè da banche e società finanziarie che richiedono capitali.

Inoltre si sta affermando tramite il web che rappresenta la piattaforma più comoda, immediata ed efficiente per consentire l’incontro e la collaborazione dei diversi soggetti coinvolti nel processo di crowdfunding: internet, infatti, agevola l’incontro di domanda di finanziamento di chi chiede risorse per un obiettivo o un progetto e l’offerta di denaro da parte degli utenti – investitori.

Nel mondo i siti di crowdfunding dovrebbero essere poco meno di 500, la maggior parte dei quali operativi nel Nord America e in Europa con una raccolta di circa 1,5 miliardi di dollari.
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