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Se l’Asia Pacifico è a sconto

3 Maggio 2013 08:00
financialounge -  Asia dividendi giappone indice mercati azionari previsioni rendimenti
Se si analizzano le performance degli ultimi tre anni si scopre che l’investimento nei listini azionari Asia Pacifico escluso il Giappone si è rivelato meno interessante della media mondiale.

Per l’esattezza confrontando l’MSCI Asia Pacific ex Japan, che riflette l’andamento ponderato delle Borse australiana, cinese, indiana, indonesiana, coreana, della Malesia, di Singapore, di Hong Kong, della Nuova Zelanda, di Taiwan e della Tailandia, con l’MSCI World Index, il paniere degli oltre 5.000 titoli internazionali delle Borse e dei settori di tutto il mondo sviluppato, si nota che nell’ultimo triennio, cioè dal 16 aprile 2010 al 16 aprile scorso, il primo ha realizzato un guadagno complessivo (dividendi inclusi) del 17,46% (pari al 5,49% annuo composto) mentre l’MSCI World index ha messo a segno un +25,94% (+7,97% medio annuo). Stesso comportamento nell’ultimo anno durante il quale a fronte di un +9,04% dell’MSCI Asia Pacific ex Japan, l’MSCI World Index ha realizzato un +14,87%.

Completamente diversi, invece, i rendimenti a 5 e, soprattutto, a 10 anni. Sulla distanza dei 60 mesi, l’MSCI Asia Pacific ex Japan ha guadagnato il 15,79% contro l’8,47% dell’MSCI World Index: quest’ultimo poi non è andato oltre il 148,06% nei 10 anni (+9,51% all’anno) rispetto al +350,47% (+16,24% medio annuo) dell’MSCI Asia Pacific ex Japan.

Si potrebbe obiettare che, viste queste performance, il meglio, dal punto di vista degli investitori sia ormai alle spalle. Esaminando invece il rapporto corrente prezzo / utili dell’MSCI Asia Pacific ex Japan si nota che viaggia intorno al 13,27 ben al di sotto del 14,83, la sua media degli ultimi 5 anni.

Inoltre, qualora le previsioni sugli utili dell’indice per quest’anno fossero, il p/e 2013 sarebbe proiettato a 12,11, cioè circa 20% al di sotto della sua media quinquennale. Con un plus aggiuntivo non differente: i dividendi attesi per quest’anno si attestano su un rassicurante 3,04%.
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