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Cosa cambia per mutui, prestiti e titoli di Stato

3 Maggio 2013 09:00
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Ieri Mario Draghi, Governatore della Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato il taglio dei tassi di interesse dell'area euro di un quarto di punto portandoli al minimo storico da quando esiste la moneta unica europea: lo 0,50%.

Ma cosa cambia per i mutui, i prestiti alle famiglie e alle imprese e per i Bot?
Secondo gli addetti ai lavori, per i mutui e per i prestiti non c’è molto da aspettarsi. I mutui, infatti, sono erogati con un tasso di interesse composto dall’Euribor + uno spread: ieri l’Euribor a tre mesi si attestava allo 0,21% mentre gli spread medi applicati oscillano tra il 3,2% per il tasso fisso e il 3,3% per quello variabile con un tasso complessivo, rispettivamente, del 3,41% e del 3,51% e difficilmente potranno calare dopo la manovra della BCE.

Lo stesso, a maggior ragione per i prestiti alle famiglie e alle imprese, per i quali più che i tassi da pagare sono le risorse che le banche mettono a disposizione a scarseggiare. Per quanto riguarda infine i Bot, i rendimenti di ieri si collocavano allo 0,205% per il buono a tre mesi, allo 0,414% per quello a sei e allo 0,617% per il Bot annuale: forse per quest’ultimo c’è da aspettarsi un adeguamento verso il mezzo punto percentuale.
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