Asia
Le mosse di Tokyo
24 Aprile 2013 10:00

Svezia, Regno Unito, Australia e Italia. Molta Francia, Germania, Olanda e, in modo selettivo, Stati Uniti. Sono queste le scelte effettuate da parte degli investitori residenti nel Sol Levante sui titoli di Stato non giapponesi.
In particolare, in base ai dati diffusi dal Ministero delle Finanze giapponese, nel 2012 ci sono stati afflussi netti positivi per 39,7 miliardi di euro in titoli di Stato francesi (e altri 13,2 miliardi nel primo bimestre di quest’anno), 32,6 miliardi in governativi USA (che però fanno segnare -4,2 miliardi tra gennaio e febbraio 2013), 10,2 miliardi in titoli di Stato olandesi (con ulteriori 9,1 miliardi nel primo bimestre scorso), 5,6 miliardi in bund tedeschi (e altri 6,7 miliardi da inizio di quest’anno).
In rosso, al contrario, il saldo acquisti / vendite sui governativi inglesi (-5,6 miliardi negli ultimi 14mesi), svedesi (-2,6 miliardi), australiani (-5,8 miliardi) e italiani (-3,2 miliardi nel 2012 e -2,9 miliardi nel primo bimestre di quest’ anno).
In particolare, in base ai dati diffusi dal Ministero delle Finanze giapponese, nel 2012 ci sono stati afflussi netti positivi per 39,7 miliardi di euro in titoli di Stato francesi (e altri 13,2 miliardi nel primo bimestre di quest’anno), 32,6 miliardi in governativi USA (che però fanno segnare -4,2 miliardi tra gennaio e febbraio 2013), 10,2 miliardi in titoli di Stato olandesi (con ulteriori 9,1 miliardi nel primo bimestre scorso), 5,6 miliardi in bund tedeschi (e altri 6,7 miliardi da inizio di quest’anno).
In rosso, al contrario, il saldo acquisti / vendite sui governativi inglesi (-5,6 miliardi negli ultimi 14mesi), svedesi (-2,6 miliardi), australiani (-5,8 miliardi) e italiani (-3,2 miliardi nel 2012 e -2,9 miliardi nel primo bimestre di quest’ anno).
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