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Non paghi le tasse? Ecco come il Comune prenderà i soldi dal tuo conto corrente

Un emendamento alla Legge di Bilancio permette agli enti locali di recuperare le tasse non pagate direttamente dal conto corrente: ecco cosa sapere

di Redazione 21 Novembre 2019 15:47
financialounge -  daily news tasse

Potevano farlo già prima, ma grazie a un emendamento alla Legge di Bilancio Comuni e altri enti locali potranno pignorare somme sui conti correnti dei cittadini che non pagano le tasse in modo molto più rapido. L’emendamento è in fase di discussione, ma il polverone è stato già sollevato.

LE NOVITÀ


Ma cosa prevede questo la "Riforma della riscossione degli enti locali”? In pratica dal primo gennaio 2020 – in caso di approvazione dell’emendamento – Comuni, Province, Comunità montane e altri enti locali non dovranno attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito o di predisposizione dell'ingiunzione per recuperare le somme non pagate. Non due atti, quindi, ma uno solo per recuperare Imu, Tasi o altri tributi non pagati per tempo dai cittadini. Esattamente come accade già per l’Agenzia delle Entrare in caso di tributi erariali.

COSA SAPERE


Cosa cambia per i contribuenti morosi? Entro 9 mesi dalla notifica la somma dovuta potrà essere recuperata dall’ente locale sotto forma di fermo amministrativo, pignoramento o ipoteca. Prima di arrivare al pignoramento, tuttavia, sono previsti altri passaggi. Entro 90 giorni dalla notifica i Comuni possono attivare la procedura “sprint” di riscossione con raccomandata o posta elettronica, ma l’azione resta comunque sospesa per 6 mesi per permettere al cittadino di saldare il debito. In pratica scompare il passaggio intermedio dell’invio della cartella esattoriale.

SALVO CHI DEVE OLTRE DIECIMILA EURO


Attualmente la norma – che ricordiamo è in fase di discussione insieme a molti altri emendamenti alla legge di Bilancio – prevede la possibilità di rateizzare il debito fino a un massimo di 72 rate. Tuttavia, la norma per il pignoramento “sprint” interesserà solo i piccoli debitori: per somme superiori a 10mila euro, infatti, restano valide le norme esistenti che prevedono un iter più lento.

LA POLEMICA


La norma, che di fatto darebbe agli enti locali i poteri dell’ex Equitalia, non prevede al momento la procedura rapida per il recupero delle multe non pagate. Le tasse recuperate dagli enti locali, secondo le previsioni, potrebbero ammontare a 5 miliardi di euro. La reazione delle opposizioni non si è fatta attendere. Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato: “Se entrano nel conto corrente per pignorare siamo all’Unione Sovietica fiscale”.
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