Europe Economy

Il Regno Unito riapre all'Erasmus: accordo con la Ue dal 2027

Londra riapre gli scambi universitari Erasmus+ con l’Europa dopo la Brexit: investimento da 570 milioni e nuovi segnali di riavvicinamento con Bruxelles

di Giulia Brambilla 18 Dicembre 2025 11:46

financialounge -  Brexit Erasmus+ Europa
Il Regno Unito tornerà a partecipare al programma Erasmus+ a partire dall’anno accademico 2027/2028. L’accordo raggiunto tra Londra e Bruxelles segna un passaggio rilevante nei rapporti tra le due sponde della Manica dopo la Brexit e riapre la mobilità di studenti e giovani lavoratori tra il Regno Unito e l’Unione europea. La Commissione Ue ha definito l’intesa un “grande passo avanti”, sottolineandone il valore strategico e simbolico.

IL RITORNO DEL REGNO UNITO IN ERASMUS+


Con il rientro in Erasmus+, decine di migliaia di studenti britannici ed europei potranno tornare a studiare o svolgere periodi di formazione e lavoro nei rispettivi Paesi. Il programma consentirà agli universitari del Regno Unito di trascorrere un anno in un ateneo europeo senza costi aggiuntivi, mentre gli studenti Ue potranno frequentare le università britanniche pagando le stesse rette dei cittadini locali. Si tratta di un cambio di rotta rispetto alla decisione assunta dopo il referendum del 2016, quando il governo guidato da Boris Johnson aveva abbandonato Erasmus giudicandolo troppo oneroso.

IL COSTO E IL VALORE ECONOMICO DELL’INTESA


Il rientro in Erasmus+ avrà un costo stimato di 570 milioni di sterline per il solo anno accademico 2027/28. Secondo il ministero dell’Istruzione britannico, Londra ha ottenuto uno sconto del 30% rispetto alla quota prevista per i Paesi extra-Ue. L’investimento punta a rafforzare il capitale umano e l’attrattività del sistema universitario britannico, che dopo la Brexit ha registrato un calo di oltre il 50% degli studenti europei, anche a causa dell’aumento delle rette, più che triplicate rispetto al periodo pre-uscita dall’Unione.

UN SEGNALE DI RIAVVICINAMENTO CON BRUXELLES


L’accordo su Erasmus+ si inserisce nel più ampio percorso di normalizzazione dei rapporti tra Londra e Bruxelles avviato dal governo laburista guidato da Keir Starmer. Il comunicato congiunto diffuso dalle due parti conferma l’impegno a proseguire la cooperazione su altri dossier, dalla mobilità dei giovani professionisti alla creazione di uno spazio sanitario e fitosanitario comune, con l’obiettivo di chiudere i negoziati entro il summit Regno Unito-Ue previsto a Bruxelles nel 2026.

L’IMPATTO SUL SISTEMA UNIVERSITARIO E SULLA MOBILITÀ


Prima della Brexit, il Regno Unito era una delle principali destinazioni Erasmus: per ogni studente britannico in partenza verso l’Europa, almeno tre studenti europei sceglievano università inglesi. Il ritorno in Erasmus+ potrebbe invertire questa tendenza, con effetti positivi non solo per gli atenei ma anche per l’economia locale e per il mercato del lavoro qualificato. Il programma, che nel periodo 2021-2027 dispone di un budget complessivo di 26 miliardi di euro, si è infatti esteso oltre l’università, includendo stage, apprendistati e percorsi di formazione professionale.

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