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Bce “ben posizionata” , ma un taglio dei tassi a dicembre è possibile
Secondo Patrick Barbe di Neuberger Berman la Bce oggi manterrà i tassi invariati perché l'andamento economico e l'inflazione non giustificano nuove mosse
di Redazione 30 Ottobre 2025 08:39
La Bce manterrà invariati i tassi d'interesse nel prossimo meeting. Dopo l’ultimo taglio avvenuto a giugno, l’andamento dell’economia e dell’inflazione non ha mostrato variazioni tali da giustificare una nuova mossa di politica monetaria. Lo sostiene l'analisi di Neuberger Berman. Molti membri della Bce, tra cui la presidente Lagarde, infatti, hanno affermato nelle ultime settimane che il Consiglio è "ben posizionato" per affrontare le incertezze future indicando che la fase di pausa potrebbe proseguire ancora.
Secondo Neuberger Berman ci troviamo di fronte a un contesto economico difficile tra debole crescita dell'euro nel secondo e terzo trimestre, il ritardo nell'attuazione del pacchetto di stimoli fiscali tedesco e i dazi statunitensi del 15% che iniziano a pesare sull'attività nell'Eurozona. A questo bisogna anche aggiungere che gli effetti delle esportazioni asiatiche il rafforzamento dell'Euro sull'inflazione non si sono ancora concretizzati. "Non prevediamo che il piano pubblico tedesco sostenga la crescita nel prossimo futuro, dato il tempo necessario per identificare e avviare nuovi progetti infrastrutturali e di difesa. Inoltre, la debolezza della domanda dovrebbe far tornare l'inflazione core al di sotto dell'obiettivo del 2% della BCE nei prossimi mesi. Pertanto, stimiamo che il rendimento dei Bund a 10 anni si attesterà intorno al 2,5%, leggermente al di sotto del livello attuale" sostiene Barbe.
"Prevediamo anche un rischio per l'attività: la ripresa della crescita prevista per i prossimi trimestri dalla Bce e da molti economisti si basa su un calo del tasso di risparmio delle famiglie, che gli indicatori anticipatori non hanno ancora annunciato" fa sapere Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman. Barbe ritiene che la BCE potrebbe ridurre nuovamente il tasso di riferimento a dicembre, in occasione dell’aggiornamento delle previsioni economiche.
Sul fronte dei titoli di Stato, il mercato obbligazionario europeo ha risentito in estate dell’elevata offerta. La maggior parte dei Paesi ha già completato circa il 90% dei programmi di emissione per il 2025. "La minore pressione di emissione - sottolinea Barbe di Neuberger Berman - nel quarto trimestre, soprattutto per le scadenze lunghe, dovrebbe sostenere i prezzi del mercato obbligazionario. Inoltre i conti pubblici di Germania, Spagna e Italia stanno mostrando un andamento del bilancio migliore del previsto, con un deficit inferiore alle attese" conclude l'analisi di Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman.
TASSI INVARIATI IN UN CONTESTO ECONOMICO DIFFICILE
Secondo Neuberger Berman ci troviamo di fronte a un contesto economico difficile tra debole crescita dell'euro nel secondo e terzo trimestre, il ritardo nell'attuazione del pacchetto di stimoli fiscali tedesco e i dazi statunitensi del 15% che iniziano a pesare sull'attività nell'Eurozona. A questo bisogna anche aggiungere che gli effetti delle esportazioni asiatiche il rafforzamento dell'Euro sull'inflazione non si sono ancora concretizzati. "Non prevediamo che il piano pubblico tedesco sostenga la crescita nel prossimo futuro, dato il tempo necessario per identificare e avviare nuovi progetti infrastrutturali e di difesa. Inoltre, la debolezza della domanda dovrebbe far tornare l'inflazione core al di sotto dell'obiettivo del 2% della BCE nei prossimi mesi. Pertanto, stimiamo che il rendimento dei Bund a 10 anni si attesterà intorno al 2,5%, leggermente al di sotto del livello attuale" sostiene Barbe.
IL PROBABILE TAGLIO DEI TASSI DELLA BCE A DICEMBRE
"Prevediamo anche un rischio per l'attività: la ripresa della crescita prevista per i prossimi trimestri dalla Bce e da molti economisti si basa su un calo del tasso di risparmio delle famiglie, che gli indicatori anticipatori non hanno ancora annunciato" fa sapere Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman. Barbe ritiene che la BCE potrebbe ridurre nuovamente il tasso di riferimento a dicembre, in occasione dell’aggiornamento delle previsioni economiche.
L'IMPATTO DEI TASSI SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI
Sul fronte dei titoli di Stato, il mercato obbligazionario europeo ha risentito in estate dell’elevata offerta. La maggior parte dei Paesi ha già completato circa il 90% dei programmi di emissione per il 2025. "La minore pressione di emissione - sottolinea Barbe di Neuberger Berman - nel quarto trimestre, soprattutto per le scadenze lunghe, dovrebbe sostenere i prezzi del mercato obbligazionario. Inoltre i conti pubblici di Germania, Spagna e Italia stanno mostrando un andamento del bilancio migliore del previsto, con un deficit inferiore alle attese" conclude l'analisi di Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman.
