Investimenti

Chi sta battendo i Magnifici 7 sui mercati azionari?

La straordinaria performance delle banche europee è un buon promemoria per considerare i segmenti di mercato più trascurati mantenendo una prospettiva a lungo termine

di Leo Campagna 28 Ottobre 2025 07:55

financialounge -  Capital Group mercati
Forse non tutti si sono accorti che, mentre i Magnifici Sette (“Mag Seven”) hanno registrato un rendimento del 9,9% nell'anno fino alla fine di agosto, l'indice MSCI Europe Bank ha siglato un rendimento del 63,6%. E’ l’ennesima conferma del fatto che anche i settori più trascurati possono registrare un rimbalzo, e spesso lo fanno proprio nei momenti in cui le aree più amate del mercato rallentano, contribuendo a livellare i rendimenti complessivi.

UNA OPPORTUNITÀ INDIVIDUATA NEL 2022


“Ho individuato l'opportunità nel 2022.L'inflazione in aumento sulla scia della pandemia, del reshoring dell'attività manifatturiera in molti paesi e dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia avrebbe comportato un incremento dei tassi di interesse in Europa. Una dinamica che avrebbe avvantaggiato le banche perché determina un aumento del margine di interesse netto, una loro fonte di reddito significativa e un indicatore chiave della loro salute finanziaria” fa sapere Samir Parekh, gestore di portafoglio azionario di Capital Group. Il quale aggiunge come, molte banche europee fossero allora trascurate dagli investitori nonostante avessero un valore di mercato compreso tra il 30% e il 60% al di sotto del prezzo/ patrimonio netto, con uno sconto notevole rispetto alle grandi banche statunitensi.

I MOTIVI DI APPEAL DELLE BANCHE EUROPEE


Certo, ammette Parekh, il rally delle banche europee si innesta in un contesto di più ampio rialzo dei titoli non statunitensi. Un trend favorito dagli ingenti stimoli tedeschi, dall'indebolimento del dollaro USA e dalle preoccupazioni per l’eccessivo peso di alcuni titoli tecnologici statunitensi negli indici di mercato globali. Ma non per questo, aggiunge il manager di Capital Group, è diminuito l’interesse per le banche europee. Per esempio, dal luglio 2022, dopo otto anni di tassi di interesse negativi, la politica monetaria della BCE è cambiata. I tassi sono saliti al 4% per poi planare all’attuale 2% che potrebbe rappresentare il punto di equilibrio. Anche perchè, con un’inflazione persistente, le banche centrali tendono a mantenere i tassi elevati per contrastare il carovita. Inoltre la curva dei rendimenti è più ripida e favorisce le banche.

INGENTI RISERVE DI CAPITALE


In secondo luogo, Parekh segnala l’accumulo delle ingenti riserve di capitale da parte degli istituti europei per la crisi del debito sovrano e la riduzione di alcuni requisiti minimi da parte delle autorità di regolamentazione. Questo, tra l’altro, ha permesso di aumentare i dividendi distribuiti. In parallelo, e siamo al terzo motivo di interesse per le banche europee, sta risalendo la richiesta dei prestiti. “Con l'entrata in vigore degli stimoli tedeschi nel 2026, prevediamo un'accelerazione della crescita dei prestiti in tutta Europa, in particolare in Germania. Al contempo le perdite sui prestiti non dovrebbero costituire un problema” sottolinea il manager di Capital Group.

BASSI RISCHI PER I DAZI E VALUTAZIONI COMPETITIVE


Secondo il quale, a completare l’appeal per le banche europee concorrono anche i bassi rischi per i dazi e le valutazioni competitive. “Molte banche europee sono orientate al mercato interno e svolgono la loro attività principalmente a livello nazionale senza commerciare beni da un paese all'altro. Al contempo, le attuali valutazioni restano ragionevoli, alla luce anche della prevista ripresa della crescita economica in tutta Europa che si riflette pure nell’incremento delle stime di crescita degli utili per il 2025 e il 2026” argomenta Parekh specificando come i rapporti prezzo/valore contabile e prezzo/utili non risultino elevati rispetto alle controparti statunitensi.

CONSIDERARE I SEGMENTI DI MERCATO PIU’ TRASCURATI E PROMETTENTI


Per tutte queste ragioni, secondo il gestore di portafoglio azionario di Capital Group, la straordinaria performance delle banche europee è un buon promemoria per considerare i segmenti di mercato più trascurati e potenzialmente in grado di recuperare, mantenendo una prospettiva a lungo termine.

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