Listini nervosi

Sul mercato crescono i timori per i crediti delle banche regionali Usa

Tornano le preoccupazioni per la qualità dei crediti degli istituti di medie dimensioni degli Stati Uniti, dopo il caso del 2023 che aveva portato al fallimento della Silicon Valley Bank

di Fabrizio Arnhold 17 Ottobre 2025 10:41

financialounge -  banche banche regionali Usa borsa mercati
Tornano i timori per i crediti delle banche regionali americane. Ieri Wall Street ha chiuso in calo (Dow Jones -0,65%, S&P 500 -0,63% e Nasdaq -0,47%), con le preoccupazioni degli investitori in aumento sui crediti in sofferenza delle banche regionali. Oggi le Borse europee scambiano in deciso ribasso, con il Ftse Mib che cede oltre 2 punti percentuali.

TIMORI PER LE BANCHE REGIONALI USA


Ieri Zions Bancorportaion ha ceduto il 13% e Western Alliance Bancorp il 10%. L’Etf sull’indice S&P Regional Banking ha chiuso in ribasso del 6%. A pesare sono le preoccupazioni legate a pratiche creditizie poco rigorose e perdite legate al fallimento di alcune società del settore automobilistico, la First Brands finita in bancarotta a settembre e Tricolor Holdings.

I CASI RECENTI


Nel 2023 la Silicon Valley Bank (Svb) è fallita, travolta anche dall’aumento dei tassi di interesse della Fed. La banca regionale californiana, principale istituto di fiducia delle aziende tech della Silicon Valley, investiva soprattutto nei titoli di Stato. Nel 2022 aveva all’attivo quasi 100 miliardi di bond governativi. Con il ciclo di inasprimento monetario, le società hanno iniziato a prelevare i loro depositi. L’effetto del rialzo dei tassi ha fatto il resto, con i prezzi dei bond che scendono, quando i tassi salgono. L’altro caso è quella della First Republic Bank che ha cessato l’attività sempre nel 2023.

PRESTITI INESIGIBILI


Zions ha fatto sapere di dover affrontare un’ingente onere legato a prestiti inesigibili concessi a un paio di debitori. La Western Alliance ha comunicato nei giorni scorsi di un caso di frode da parte di un debitore. Due episodi che hanno fatto aumentare i timori degli investitori, innescando una sfilza di vendite sul settore. Sotto pressione che la banca d’affari Jefferies, penalizzata dal fallimento del produttore dei componenti auto, First Brand. La banca ha fatto sapere che i fondi che gestisce hanno crediti per circa 715 milioni di dollari verso società legate proprio a First Brands.

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