
Il rapporto
Censis: sono gli over 55 i più motivati sul lavoro
Secondo una recente indagine, per i più giovani (18-44enni) il lavoro è sempre meno una priorità. Per gli over 55, invece, l’attività lavorativa resta al primo posto
di Fabrizio Arnhold 26 Settembre 2025 14:42

Per i giovani il lavoro non è più la priorità. A trainare questa visione, infatti, sono i 18-44enni (54,1%), mentre il 66,3% dei senior resta più focalizzato sul lavoro. I numeri sono quelli dell’indagine Engagement e produttività. Più produttività attraverso la leva della motivazione e del coinvolgimento sul posto di lavoro”, realizzata dal Censis e commissionata da Philip Morris Italia.
L’età ha un forte impatto sulla motivazione dei lavoratori. Emerge chiaramente che i senior sono più motivati dei lavoratori più giovani. Sempre secondo l’indagine del Censis, il 79,3% degli occupati si sente molto o abbastanza motivato, ma tra questi lo sono maggiormente gli over 55 (37,5%), cresciuti con valori come il lavoro nei primi posti.
Se guardiamo, invece, alla fascia tra i 18 e i 44 anni, la motivazione cala. In questa fascia d’età solo il 24,3% dichiara molto interesse verso la propria realtà lavorativa. Passando allo stipendio, quattro su dieci vorrebbero più benessere e condizioni di lavoro migliori. Il 32% gradirebbe maggiori benefit aziendali e un quarto circa, il 26,9%, è alla ricerca di maggiore flessibilità oraria e smart working.
ETÀ E MOTIVAZIONE SUL LAVORO
L’età ha un forte impatto sulla motivazione dei lavoratori. Emerge chiaramente che i senior sono più motivati dei lavoratori più giovani. Sempre secondo l’indagine del Censis, il 79,3% degli occupati si sente molto o abbastanza motivato, ma tra questi lo sono maggiormente gli over 55 (37,5%), cresciuti con valori come il lavoro nei primi posti.
MOTIVAZIONE CALA TRA I GIOVANI
Se guardiamo, invece, alla fascia tra i 18 e i 44 anni, la motivazione cala. In questa fascia d’età solo il 24,3% dichiara molto interesse verso la propria realtà lavorativa. Passando allo stipendio, quattro su dieci vorrebbero più benessere e condizioni di lavoro migliori. Il 32% gradirebbe maggiori benefit aziendali e un quarto circa, il 26,9%, è alla ricerca di maggiore flessibilità oraria e smart working.
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