Musica e finanza
Accordo Rai-Comune: il Festival resta a Sanremo con un giro d'affari di oltre 245 milioni
La kermesse rimane in Liguria fino al 2028 con opzione per altri 2 anni. All'amministrazione locale andranno almeno 8,5 milioni per ogni edizione, più l'1% degli introiti pubblicitari
di Davide Lentini 4 Settembre 2025 13:45

Il Festival resta a Sanremo. Dopo mesi di tensioni, ricorsi legali e ipotesi di trasloco, Rai e Comune hanno trovato l’intesa. La kermesse canora continuerà a svolgersi all’Ariston almeno per i prossimi tre anni, fino al 2028, con opzione per altri due. Se sul piano simbolico è una vittoria per la tradizione, su quello economico è un affare che conferma, e rilancia, il peso finanziario di uno degli eventi più redditizi del panorama televisivo (e non solo) italiano.
Il Festival di Sanremo, infatti, non è solo un evento musicale: è una vera e propria macchina economica che ogni anno muove decine di milioni. L’edizione 2025 ha confermato, e superato, le aspettative in termini economici. Ha generato, infatti, un business complessivo da 245 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto al 2024. Si tratta di un valore che comprende non solo gli introiti pubblicitari e televisivi, ma anche le ricadute sul territorio, la visibilità per i brand, le collaborazioni commerciali, e l’indotto turistico.
Per la Rai il guadagno netto stimato è stato di circa 20 milioni di euro, in crescita rispetto ai 18 milioni dell’anno precedente, anche se il dato ufficiale non viene mai comunicato pubblicamente. Questo utile si inserisce in un valore aggiunto complessivo di circa 90 milioni di euro, che rappresenta la ricchezza economica generata nella settimana del Festival. La cifra include le ricadute sull’economia locale, sull’indotto commerciale e sull’occupazione: si stima infatti che la macchina del Festival abbia attivato circa 1.500 posti di lavoro, diretti e indiretti.
Nel nuovo bando emesso dal Comune di Sanremo le condizioni economiche erano state chiaramente indicate: almeno 6,5 milioni di euro per ogni edizione, più l’1% degli introiti pubblicitari da versare direttamente nelle casse comunali. Si tratta di una formula che valorizza il ruolo della città come sede dell’evento offrendo al tempo stesso una garanzia economica importante per il territorio. I dettagli del nuovo accordo raggiunto non sono ancora ufficializzati, ma fonti vicine alla trattativa parlano di un aumento di circa 2 milioni di euro annui rispetto a quanto chiesto nel bando del Comune. In totale, quindi, 8,5 milioni.
Oltre agli incassi diretti per Rai e Comune, il Festival rappresenta un volano economico per la Riviera dei Fiori. Secondo uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Imperia, ogni edizione genera un indotto di oltre 20 milioni di euro sul territorio, distribuiti tra ospitalità, ristorazione, trasporti, servizi tecnici e attività culturali collaterali. Per la città di Sanremo mantenere il Festival significa garantire linfa vitale al tessuto economico locale in un periodo altrimenti di bassa stagione.
Le dimensioni economiche del Festival di Sanremo si fanno ancora più significative se paragonate ad altri eventi nazionali di rilievo. Come riportato da La Stampa, ad esempio, il Gran Premio di Formula 1 di Monza, in programma domenica prossima, genera un giro d’affari stimato intorno ai 192 milioni di euro. Una cifra comunque inferiore a quella del Festival, nonostante coinvolga per un’intera settimana città, autodromo, e pubblico internazionale. In confronto, il fatturato annuale dell’autostrada A10 Savona-Ventimiglia si aggira su valori simili a quelli generati in appena cinque serate dal Festival.
Dopo la firma di ieri, l'accordo dovrà essere ratificato dal cda della Rai e dal Consiglio comunale di Sanremo. Carlo Conti, conduttore e direttore artistico anche dell'edizione 2026, sta già lavorando alla kermesse. A causa delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, il Festival si terrà più avanti rispetto al passato, ovvero tra il 24 e il 28 febbraio.
FESTIVAL DI SANREMO, UN BUSINESS DA 245 MILIONI
Il Festival di Sanremo, infatti, non è solo un evento musicale: è una vera e propria macchina economica che ogni anno muove decine di milioni. L’edizione 2025 ha confermato, e superato, le aspettative in termini economici. Ha generato, infatti, un business complessivo da 245 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto al 2024. Si tratta di un valore che comprende non solo gli introiti pubblicitari e televisivi, ma anche le ricadute sul territorio, la visibilità per i brand, le collaborazioni commerciali, e l’indotto turistico.
QUANTO GUADAGNA LA RAI PER IL FESTIVAL
Per la Rai il guadagno netto stimato è stato di circa 20 milioni di euro, in crescita rispetto ai 18 milioni dell’anno precedente, anche se il dato ufficiale non viene mai comunicato pubblicamente. Questo utile si inserisce in un valore aggiunto complessivo di circa 90 milioni di euro, che rappresenta la ricchezza economica generata nella settimana del Festival. La cifra include le ricadute sull’economia locale, sull’indotto commerciale e sull’occupazione: si stima infatti che la macchina del Festival abbia attivato circa 1.500 posti di lavoro, diretti e indiretti.
AL COMUNE DI SANREMO 8,5 MILIONI L'ANNO
Nel nuovo bando emesso dal Comune di Sanremo le condizioni economiche erano state chiaramente indicate: almeno 6,5 milioni di euro per ogni edizione, più l’1% degli introiti pubblicitari da versare direttamente nelle casse comunali. Si tratta di una formula che valorizza il ruolo della città come sede dell’evento offrendo al tempo stesso una garanzia economica importante per il territorio. I dettagli del nuovo accordo raggiunto non sono ancora ufficializzati, ma fonti vicine alla trattativa parlano di un aumento di circa 2 milioni di euro annui rispetto a quanto chiesto nel bando del Comune. In totale, quindi, 8,5 milioni.
L'INDOTTO DEL FESTIVAL SUL TERRITORIO
Oltre agli incassi diretti per Rai e Comune, il Festival rappresenta un volano economico per la Riviera dei Fiori. Secondo uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Imperia, ogni edizione genera un indotto di oltre 20 milioni di euro sul territorio, distribuiti tra ospitalità, ristorazione, trasporti, servizi tecnici e attività culturali collaterali. Per la città di Sanremo mantenere il Festival significa garantire linfa vitale al tessuto economico locale in un periodo altrimenti di bassa stagione.
UN'ECONOMIA CHE VALE PIÙ DEL GP DI F1 DI MONZA
Le dimensioni economiche del Festival di Sanremo si fanno ancora più significative se paragonate ad altri eventi nazionali di rilievo. Come riportato da La Stampa, ad esempio, il Gran Premio di Formula 1 di Monza, in programma domenica prossima, genera un giro d’affari stimato intorno ai 192 milioni di euro. Una cifra comunque inferiore a quella del Festival, nonostante coinvolga per un’intera settimana città, autodromo, e pubblico internazionale. In confronto, il fatturato annuale dell’autostrada A10 Savona-Ventimiglia si aggira su valori simili a quelli generati in appena cinque serate dal Festival.
A FINE FEBBRAIO LA PROSSIMA EDIZIONE
Dopo la firma di ieri, l'accordo dovrà essere ratificato dal cda della Rai e dal Consiglio comunale di Sanremo. Carlo Conti, conduttore e direttore artistico anche dell'edizione 2026, sta già lavorando alla kermesse. A causa delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, il Festival si terrà più avanti rispetto al passato, ovvero tra il 24 e il 28 febbraio.
Trending