Reddito fisso
Credito bancario IG: Capital Group vede le migliori opportunità in Spagna, Italia e Grecia
In questi paesi si sono registrati notevoli miglioramenti sia sul profilo creditizio delle banche che su quello sovrano. Ora potrebbero essere riconosciuti da parte delle agenzie di rating
di Leo Campagna 19 Agosto 2025 15:12
Dopo anni in cui i rendimenti nel reddito fisso erano prossimi allo zero o, addirittura, in territorio negativo, ora gli investitori possono contare su tassi di interesse di un certo livello. Anche nel segmento Investment Grade (IG) il cui il settore bancario rappresenta la componente principale negli indici di riferimento. “Questo comparto rimane un'area cruciale di opportunità e di interesse per i nostri portafogli di credito investment grade” fa sapere Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group, secondo il quale attualmente le opportunità vanno ricercate sempre più in Europa, in particolare tra gli emittenti europei periferici.
Questo non significa che il credito statunitense non esprima solidità. Guardando infatti ai fondamentali del credito dei sei principali istituti americani emerge un quadro di assoluta robustezza. Una situazione frutto di un contesto economico favorevole che ha permesso agli spread di ridursi in misura significativa, sia in termini assoluti che rispetto al mercato obbligazionario societario più ampio. “Uno dei fattori chiave che contribuisce a determinare gli spread dei centri finanziari è da ricercarsi nell'offerta netta. Tuttavia, alla luce degli attuali spread ridotti e delle emissioni nette delle banche, che dovrebbero essere positive nella seconda metà dell'anno, un ulteriore restringimento potrebbe essere difficile” spiega Carpenzano.
Il manager di Capital Group individua opportunità nelle banche regionali statunitensi, dove i fondamentali creditizi degli istituti di grandi e medie dimensioni sono migliorati significativamente dalla crisi bancaria del marzo 2023. E’ però anche vero che, ammette Carpenzano, nonostante in questo ambito ci siano titoli che offrano un flusso cedolare (carry) ragionevole, appare comunque limitato il potenziale di compressione significativa degli spread. “Seguiamo con attenzione il contesto normativo che resta una variabile fondamentale, con una probabilità attualmente bassa di nuovi requisiti di debito a lungo termine, il che potrebbe contribuire a sostenere i fondamentali” riferisce il manager.
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In ogni caso, alla luce del restringimento degli spread statunitensi, l’Investment Director Reddito Fisso di Capital Group individua maggiori opportunità in Europa. Nel Vecchio Continente, infatti, le banche, che vantano performance reddituali costanti sostenute da tassi di interesse più elevati e condizioni economiche relativamente resilienti, evidenziano valutazioni più interessanti. “Siamo convinti che alcune delle migliori opportunità si trovino nei paesi periferici, in particolare in Spagna, Italia e Grecia. In questi paesi - spiega Carpenzano - si sono registrati notevoli miglioramenti sia nel profilo creditizio delle banche che in quello sovrano. Il riconoscimento di questi fattori da parte delle agenzie di rating potrebbe portare a ulteriori miglioramenti per il settore”.
Secondo il manager di Capital Group i fondamentali delle banche europee sono nel complesso solidi, con una redditività elevata e bilanci in buona salute mentre le valutazioni rimangono interessanti. Certo, ammette il manager, la riduzione dei tassi d'interesse può costituire un contesto più sfidante per la redditività delle banche, ma più che un rischio di credito sarebbe un rischio azionario. "Soltanto se i tassi tornano a zero, uno scenario che non prevediamo alla luce degli attuali livelli strutturali di inflazione, potrebbe essere messa in discussione la sostenibilità del merito creditizio. A questo proposito, un buon indicatore della solidità delle banche europee è emerso nei risultati del primo trimestre 2025. Per il 19° trimestre consecutivo - conclude l’Investment Director Reddito Fisso di Capital Group - sono state superate le aspettative del mercato nonostante le banche abbiano dovuto affrontare un contesto più complesso e incerto".
RESTA SOLIDO IL CREDITO BANCARIO USA
Questo non significa che il credito statunitense non esprima solidità. Guardando infatti ai fondamentali del credito dei sei principali istituti americani emerge un quadro di assoluta robustezza. Una situazione frutto di un contesto economico favorevole che ha permesso agli spread di ridursi in misura significativa, sia in termini assoluti che rispetto al mercato obbligazionario societario più ampio. “Uno dei fattori chiave che contribuisce a determinare gli spread dei centri finanziari è da ricercarsi nell'offerta netta. Tuttavia, alla luce degli attuali spread ridotti e delle emissioni nette delle banche, che dovrebbero essere positive nella seconda metà dell'anno, un ulteriore restringimento potrebbe essere difficile” spiega Carpenzano.
FOCUS SULLE BANCHE REGIONALI STATUNITENSI
Il manager di Capital Group individua opportunità nelle banche regionali statunitensi, dove i fondamentali creditizi degli istituti di grandi e medie dimensioni sono migliorati significativamente dalla crisi bancaria del marzo 2023. E’ però anche vero che, ammette Carpenzano, nonostante in questo ambito ci siano titoli che offrano un flusso cedolare (carry) ragionevole, appare comunque limitato il potenziale di compressione significativa degli spread. “Seguiamo con attenzione il contesto normativo che resta una variabile fondamentale, con una probabilità attualmente bassa di nuovi requisiti di debito a lungo termine, il che potrebbe contribuire a sostenere i fondamentali” riferisce il manager.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMACREDITO BANCARIO. OPPORTUNITÀ IN SPAGNA, ITALIA E GRECIA
In ogni caso, alla luce del restringimento degli spread statunitensi, l’Investment Director Reddito Fisso di Capital Group individua maggiori opportunità in Europa. Nel Vecchio Continente, infatti, le banche, che vantano performance reddituali costanti sostenute da tassi di interesse più elevati e condizioni economiche relativamente resilienti, evidenziano valutazioni più interessanti. “Siamo convinti che alcune delle migliori opportunità si trovino nei paesi periferici, in particolare in Spagna, Italia e Grecia. In questi paesi - spiega Carpenzano - si sono registrati notevoli miglioramenti sia nel profilo creditizio delle banche che in quello sovrano. Il riconoscimento di questi fattori da parte delle agenzie di rating potrebbe portare a ulteriori miglioramenti per il settore”.
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Secondo il manager di Capital Group i fondamentali delle banche europee sono nel complesso solidi, con una redditività elevata e bilanci in buona salute mentre le valutazioni rimangono interessanti. Certo, ammette il manager, la riduzione dei tassi d'interesse può costituire un contesto più sfidante per la redditività delle banche, ma più che un rischio di credito sarebbe un rischio azionario. "Soltanto se i tassi tornano a zero, uno scenario che non prevediamo alla luce degli attuali livelli strutturali di inflazione, potrebbe essere messa in discussione la sostenibilità del merito creditizio. A questo proposito, un buon indicatore della solidità delle banche europee è emerso nei risultati del primo trimestre 2025. Per il 19° trimestre consecutivo - conclude l’Investment Director Reddito Fisso di Capital Group - sono state superate le aspettative del mercato nonostante le banche abbiano dovuto affrontare un contesto più complesso e incerto".
