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La gestione attiva è cruciale per garantire la sovranità tecnologica europea

La Financière de l’Échiquier in un commento di Michel Saugné, sottolinea l’importanza di investimenti mirati in transizione digitale, energetica e demografica, e anche nella difesa

di Stefano Caratelli 30 Maggio 2025 16:51

financialounge -  gestione attiva La Financière de l'Echiquier mercati
La sovranità europea si impone come una necessità strategica per il controllo delle tecnologie critiche, diventando un imperativo. Per affrontare questa sfida, è fondamentale contare su un ecosistema finanziario in grado di mobilitarsi, e la gestione attiva basata su convinzioni occupa un ruolo centrale in questo contesto. Infatti, sostenendo l’innovazione e finanziando le imprese strategiche, funge da leva essenziale per l’indipendenza economica e industriale del continente.

UNA PRIORITÀ STRATEGICA  CHE ESIGE CAPITALI E COMPETENZE


Lo sottolinea un commento di Michel Saugné, CIO di La Financière de l’Échiquier, che evidenzia come la gestione attiva sia cruciale per l'indipendenza tecnologica e la sovranità europea, spiegando che il tema della sovranità europea, energetica, industriale, tecnologica e naturalmente in termini di sicurezza, è ormai una priorità strategica. La realtà geopolitica, rileva Saugné, ricorda prepotentemente che la difesa degli interessi europei, e in senso più ampio del modello democratico, esige mezzi, competenze, e capitali.

SOVRANITÀ TECNOLOGICA AL CENTRO DELLA TRASFORMAZIONE


La sovranità tecnologica è al centro di questa trasformazione, secondo l’esperto di La Financière de l’Échiquier, perché riguarda la transizione digitale, energetica, demografica, ma anche la capacità di controllare le catene di valore critiche e la sicurezza dei dati: cybersecurity, come Spazio, Intelligenza Artificiale, robotica, componenti, comunicazioni quantistiche. Ora si torna a parlare della “tecnologia della difesa”, con opportunità di crescita per imprese innovative spesso di medie dimensioni, che hanno però difficoltà ad accedere ai finanziamenti di lungo termine.

IL RUOLO FONDAMENTALE SVOLTO DAI GESTORI ATTIVI


È qui che, ad avviso di Saugné, la gestione attiva di convinzione mostra tutta la sua utilità. L’esperto di La Financière de l’Échiquier spiega che i gestori attivi svolgono un ruolo fondamentale di supporto a queste aziende: partecipano alle IPO, assicurano la liquidità sui mercati secondari, esercitano il diritto di voto a supporto di una governance sostenibile, mantengono un ancoraggio europeo del capitale, assicurando di fatto un legame diretto tra il risparmio nazionale e il fabbisogno di finanziamento degli attori strategici dell’economia.

IL RISCHIO DELLA CONCENTRAZIONE SUI BIG USA


Ma la crescente concentrazione dei flussi d’investimento verso le large cap USA e le strategie indicizzate aumentano il rischio di perdita di valore strutturale della Borsa di Parigi e di un minor controllo sulle imprese sensibili. Oggi, sottolinea Saugné, il capitale di molti gruppi francesi di primo piano è detenuto maggioritariamente da investitori esteri, spesso passivi, ma non per questo privi di influenza sulle decisioni strategiche.

ORIENTARE IL RISPARMIO VERSO AZIENDE EUROPEE


In questo contesto, la gestione attiva basata su convinzioni svolge un ruolo strategico, e orientando il risparmio verso le imprese che costruiscono le fondamenta tecnologiche e industriali della sovranità europea partecipa pienamente all’indipendenza economica, all’innovazione e alla stabilità del continente. Investire nella tecnologia europea, sottolinea in conclusione l’esperto di La Financière de l’Échiquier, significa innanzitutto investire nella capacità di decidere, innovare e proteggersi, per continuare ad affermare la sovranità europea.

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