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Neuberger Berman vede una svolta nei mercati: focus sulle economie e non più su inflazione e tassi

Nelle Prospettive settimanali del CIO, Erik Knutzen sottolinea la recente inversione della correlazione positiva di obbligazionario e azionario che aveva segnato gli ultimi 2 anni

di Virgilio Chelli 30 Marzo 2024 09:30
financialounge -  Erik Knutzen mercati Neuberger Berman

Da inizio anno, l’attenzione degli investitori sembra essersi spostata sulla crescita economica, sempre più il fulcro delle decisioni di asset allocation, relegando in secondo piano le aspettative su inflazione e tassi. Le implicazioni di questo cambiamento sui portafogli degli investitori sono analizzate da Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO, firmate da Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi Asset Class, che parla di “svolta cruciale nei mercati”, dopo la riunione del Comitato di Asset Allocation in un contesto di mercato molto diverso rispetto a tre mesi fa, quando gli investitori erano ancora concentrati sulle previsioni di inflazione e tassi, come negli ultimi due anni. L’azionario era andato in rally alimentato dal cambiamento delle aspettative su inflazione e banche centrali con gli investitori che prevedevano fino a sei tagli della Fed nel 2024.

DECISIONI DI INVESTIMENTO MENO IMPRONTATE SU INFLAZIONE E TASSI


Ma con l’arrivo del nuovo anno, spiega Knutzen, le decisioni di investimento sembrano ora meno incentrate sulle aspettative di inflazione e sulle banche centrali e più orientate verso i nuovi dati sulla crescita economica che mostrano segnali di miglioramento. Un cambio di attenzione che porta ad interrogarsi sulle implicazioni future per i portafogli. Finora quest'anno l'inflazione è stata leggermente superiore alle attese, spingendo a rivedere le previsioni, che ora si riducono a tre tagli della Fed. Ma si è anche verificato un evento singolare segnalato dall’esperto di Neuberger Berman: nonostante le difficoltà dell’obbligazionario, l’azionario ha sperimentato un vero e proprio rally, invertendo la correlazione positiva osservata negli ultimi due anni.

IL RECENTE ROUND DELLE BANCHE CENTRALI


Si tratta di un cambio di rotta timido ma ben evidente, di cui Neuberger Berman aveva già parlato a inizio febbraio, interpretando le dichiarazioni prudenti della Fed come la causa della vendita massiva di titoli sul mercato l'ultimo giorno di gennaio. Nel corso del trimestre ha poi notato che le incertezze nell’azionario si sono attenuate, nonostante il rialzo delle aspettative su inflazione e tassi. La scorsa settimana è arriva l’inatteso taglio della Banca Nazionale Svizzera e l’aumento dei tassi senza precedenti di Bank of Japan, mentre la Fed rielaborava al rialzo le stime su e tassi. Un aggiornamento accolto molto positivamente dall’azionari, ma con impatto modesto sull’obbligazionario.

AZIONARIO FAVORITO OLTRE I MAGNIFICI SETTE


Secondo Knutzen, sembra che il mondo sviluppato abbia raggiunto una "comfort zone", che il Giappone aveva già conosciuto nell'ultimo anno, fino a toccare nuovi massimi storici alla Borsa di Tokyo. L'inflazione sembra in normalizzazione su scala globale e perfino in Giappone, permettendo agli investitori di rifocalizzarsi sulla crescita. Le condizioni di mercato potrebbero favorire l’azionario, in particolare alcuni titoli o settori di qualità ma meno in voga, che non hanno ancora valutazioni eccessive, come ad esempio quelli legati alla seconda fase dell’Intelligenza Artificiale, che potrebbe ampliare la performance azionaria oltre i “Magnifici 7” di Wall Street e le cosiddette “Granolas” europee.

OBBLIGAZIONI IMPORTANTI COME DIVERSIFICAZIONE


Diventa inoltre cruciale per l’esperto di Neuberger Berman riconoscere il ruolo sempre più importante delle obbligazioni come strumenti di diversificazione, soprattutto ora che la correlazione con l’azionario è venuta meno. Se la crescita dovesse mantenere il ritmo, i bond a più lunga scadenza potrebbero incontrare difficoltà, ma in caso di rallentamento per gli effetti posticipati di tassi elevati, le azioni potrebbero risentirne e, in questo caso e le obbligazioni potrebbero trarne vantaggio.

ANCHE COPERTURA CONTRO UN RITORNO DELL’INFLAZIONE


Infine, secondo Knutzen, non bisogna sottovalutare la possibilità che l'inflazione possa tornare a livelli preoccupanti, per cui può essere vantaggioso considerare quelle asset class che potrebbero fungere da copertura contro questo rischio. Di recente, le materie prime hanno iniziato a mostrare questo potenziale, visti i recenti rialzi del petrolio, del rame e dei metalli preziosi.

APPUNTAMENTO AL NUOVO OUTLOOK


Nella prima metà di aprile Neuberger Berman pubblicherà l’outlook trimestrale del Comitato di Asset Allocation, che approfondirà ulteriormente come questa svolta nello scenario stia influenzando le decisioni di investimento a livello globale.
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