Risiko bancario

Mediobanca rinvia l'assemblea per l'ops su Banca Generali al 25 settembre

Troppo incerta la situazione alla vigilia del voto, col rischio che l'operazione caldeggiata dall'ad Alberto Nagel non passasse. La riunione straordinaria della domenica del cda ha deciso di prendere tempo

di Davide Lentini 15 Giugno 2025 14:30

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Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, c'era il rischio concreto che l'ops su Banca Generali si giocasse su una manciata di voti. I due schieramenti, a favore e contro l'operazione voluta dall'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, erano ormai piuttosto chiari. Probabilmente anche per questo lo stesso Nagel ha convocato a sorpresa un consiglio di amministrazione straordinario, la domenica mattina, alla vigilia dell'assemblea che sarebbe stata chiamata a votare l'ops stessa. E il cda ha deciso il rinvio dell'assemblea dei soci Mediobanca al prossimo 25 settembre.

LA VITTORIA DI CALTAGIRONE


Di fatto, è la vittoria di Francesco Gaetano Caltagirone, socio Mediobanca salito nelle ultime settimane al 9,9% del capitale, che aveva chiesto proprio il posticipo dell'assemblea per "assoluta incompletezza e indeterminatezza dell’offerta su Banca Generali". Caltagirone lamentava, infatti, la mancanza di informazioni sul contratto tra Mediobanca, Banca Generali e Generali, indispensabile per la fattibilità dell'ops stessa. La sua richiesta sembrava essere caduta nel vuoto, e invece è stata esaminata in extremis dal cda. E accolta.

IL FRONTE DEL NO INTERNO A MEDIOBANCA


Nelle ultime settimane il fronte del no all'ops era cresciuto. Attorno a Caltagirone sembrava chiaro si sarebbero stretti altri soci, come le casse previdenziali, mentre altri, come Delfin e Benetton, sembrava certo si sarebbero astenuti in assemblea. Un voto che, a conti fatti, vale come un no. Probabilmente anche per questo Nagel e il cda hanno pensato fosse meglio prendere tempo e hanno quindi deciso il rinvio dell'assemblea di Mediobanca.

LA NOTA UFFICIALE DI MEDIOBANCA


In una nota, Mediobanca spiega comunque che "l’attività di engagement pre-assembleare ha confermato l’esistenza di un largo supporto del mercato all’Offerta, testimoniato anche dai pareri favorevoli unanimi dei proxy advisors". Ma "al tempo stesso alcuni soci, titolari di un investimento sia in Mediobanca sia in Assicurazioni Generali, hanno sottolineato l’esigenza di conoscere le valutazioni e l’orientamento della stessa Generali" rispetto all'ops "al fine di potersi esprimere in assemblea, anche considerando che l’adesione di Assicurazioni Generali è essenziale per il perfezionamento dell’operazione (vista la soglia minima irrinunciabile del 50+1% apposta da MB all’Offerta)".

LA RICHIESTA DI GENERALI PER L'ANALISI DELL'OPS


"Al riguardo - continua la nota - solo lo scorso giovedì 12 giugno, a ridosso della riunione assembleare del 16 giugno, Generali ha divulgato un comunicato stampa segnalando, per la prima volta, di aver avviato un processo di analisi della proposta avanzata da Mediobanca e delle sue implicazioni commerciali, economiche e di valore". "Tale elemento di novità - scrivono ancora da Mediobanca - richiede di tener conto delle disponibilità e delle tempistiche di Generali, alla luce dell’auspicio espresso da una parte della compagine sociale, di conoscere la posizione della Compagnia sull’ops".

I CONSIGLIERI DELFIN NON VOTANO IL RINVIO


Dalla nota ufficiale, risulta che il cda straordinario Mediobanca ha approvato l'ops con le posizioni contrarie dei due esponenti della lista Delfin. La consigliera Sabrina Pucci si è infatti astenuta, mentre il consigliere Sandro Panizza ha votato contro.

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