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Politica monetaria

Taglio dei tassi, Lagarde pronta a sbilanciarsi o rimanderà ancora?

Domani è il giorno dell’attesissimo il consiglio della Bce. Con l’inflazione in calo l’allentamento monetario è alle porte, ma le tempistiche non sono certe: ecco cosa pensano le grandi case di investimento

di Virgilio Chelli 6 Marzo 2024 14:22
financialounge -  Allianz Global Investors BCE Christine Lagarde Columbia Threadneedle Investments Vontobel Asset Management

Dalla riunione della Bce di domani, giovedì 7 marzo, non arriverà alcuna decisione sul taglio dei tassi di interesse, ma l’attenzione degli investitori e degli analisti è concentrata sulle parole che verranno usate nel comunicato e soprattutto su quelle che pronuncerà in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde, con particolare focus sull’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche, e in particolare sulle dinamiche salariali. Inoltre, con l’inflazione europea che ha mostrato segnali in calo, gli occhi puntati su possibili segnali riguardanti i tempi delle prossime mosse che dovrebbero concretizzarsi in un taglio dei tassi dopo il lungo ciclo restrittivo. Dato ormai per certo un prossimo taglio dei tassi, il dubbio riguarda ormai solamente le tempistiche. Ecco cosa pensano le principali case di investimento.

ALLIANZGI SI ASPETTA IL PRIMO TAGLIO A GIUGNO


In particolare, Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, sottolinea che per la Bce, “la pazienza è una virtù” rilevando che visto il calo dell’inflazione ancora fragile per la Banca Centrale guidata da Lagarde è più rischioso tagliare i tassi troppo presto che troppo tardi. Gli investitori, secondo Dixmier, presteranno grande attenzione alle previsioni economiche, così come a qualsiasi indicazione relativa alle tempistiche del primo taglio dei tassi, che AllianzGI si aspetta possa arrivare a giugno.

PIMCO: INFLAZIONE VICINA AL TARGET NEL 2025


Nessun taglio in vista anche per Konstantin Veit, Portfolio Manager di Pimco, secondo cui la BCE ribadirà la sua posizione di dipendenza dai dati e vorrà probabilmente procedere nel processo di disinflazione prima di avere sufficiente fiducia che raggiunga in modo duraturo l'obiettivo. La previsione di base di Pimco è di tre tagli quest'anno. I dati suggeriscono che la disinflazione potrebbe essere più rapida del di quanto previsto a breve termine e le nuove previsioni macro mostreranno probabilmente un'inflazione intorno all'obiettivo nel 2025 e nel 2026

VONTOBEL: QUADRO FAVOREVOLE ALLE ATTIVITA’ A RISCHIO


La BCE non dovrebbe effettuare il primo taglio dei tassi alla riunione di marzo di Secondo Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, la BCE attenderà per il primo taglio i fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati sui salari, prima di maggio 2024. Vontobel ritiene che siano un indicatore importante e che i dati relativamente benigni del quarto trimestre fossero incoraggianti ma non sufficienti per dare certezza che l'inflazione sia stata sconfitta, e si aspetta che Lagarde rafforzi il messaggio che l'inflazione calando rivedendo anche al ribasso le proiezioni. Prevede anche che il nuovo quadro sarà favorevole alle attività di rischio, comprese le obbligazioni societarie.

COLUMBIA THREADNEEDLE: SUI TAGLI PREVALE LA PAZIENZA


Secondo Dave Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, nella Bce prevale un atteggiamento paziente per quanto riguarda l'allentamento monetario, dopo che il forte rally dei mercati alla fine dello scorso anno ne ha anticipato le aspettative. Il sollievo è andato ben oltre la zona di comfort delle banche centrali e l'incertezza su alcuni dati chiave aumenta l’esigenza di pazienza prima di un effettivo taglio. Chappell ritiene chiave i prossimi dati salariali.

T. ROWE PRICE PREVEDE PRUDENZA E CAUTELA


Per T. Rowe Price la Bce non si impegnerà a tagliare molto presto, Tomasz Wieladek, Chief European Economist, ritiene probabile che le previsioni della BCE sulla crescita scenderanno e che anche quelle sull’inflazione vengano riviste al ribasso al 2% per il 2025. I mercati potrebbero interpretarlo come un segnale che la BCE taglierà molto presto, ma Wieladek si aspetta che non modifichi in modo sostanziale la sua forward guidance sui tempi e continui a essere cauta nella comunicazione delle politiche future.

I COMMENTI DI NATIXIS E DEUTSCHE BANK


“A differenza degli incontri precedenti, la questione dei tempi di un taglio dei tassi sarà ora all'ordine del giorno", ha spiegato in una nota l’osservatore della Bce di Natixis, Dirk Schumacher. “Le proiezioni aggiornate dello staff mostreranno probabilmente una revisione al ribasso dell’inflazione per quest’anno, rafforzando il segnale che la Bce si sta avvicinando a un taglio dei tassi”. La Bce terrà d’occhio diversi elementi che potrebbero incidere sui prezzi, come per esempio lo sciopero in corso in Germania che potrebbe avere ripercussioni sui salari. “La sorpresa principale al rialzo è arrivata nei servizi, che la Bce interpreterà come più domestici e quindi più cautelativi nei confronti della politica monetaria”, ha affermato Mark Wall di Deutsche Bank in una nota di ricerca.
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