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Svolta green

Arriva la nuova tassa sulle auto diesel e benzina, ecco chi dovrà pagare

Le auto del futuro saranno sempre meno inquinanti per merito della transizione green. In Francia i proprietari di auto diesel e benzina che inquinano devono pagare un’imposta che può arrivare a 60mila euro

di Redazione 14 Febbraio 2024 09:00
financialounge -  auto benzina Diesel tassa Transizione elettrica

Il futuro della mobilità sarà sempre più green. La transizione energetica porta ad affrontare nuove sfide che riguardano le auto elettriche e che, inevitabilmente, penalizzano quelle con motori a combustione. In Francia, ad esempio, è stata alzata la tassa sui veicoli nuovi inquinanti e pesanti. Sotto la Torre Eiffel lo chiamano “malus ecologique” e tradotto in italiano significa che occorre mettere mano al portafoglio nel momento dell’immatricolazione dell’auto, se questa inquina troppo. Già, ma di quanto? Fino a un massimo di 60mila euro.

QUANTO SI PAGA


L’imposta parte da 50 euro ma può arrivare fino a 60mila euro. Più aumentano le emissioni di CO2 e più cresce la gabella. Il limite massimo è stato innalzato da 50 a 60mila euro. Non contano, però, solo le emissioni. Bisogna anche valutare il peso del nuovo veicolo. Per le auto di peso compreso tra 1.600 e 1.799 chilogrammi, i proprietari saranno costretti a pagare dieci euro per ogni chilo in eccesso. Per le auto che di peso superiore a 2.100 chilogrammi, si pagherà 30 euro per ogni chilo in eccesso.

IL METODO DI CALCOLO


Come sapere se il proprio veicolo è inquinante o meno? Per determinare l’importo da versare per i veicoli a benzina e diesel, si tiene in considerazione il parametro legato alle emissioni di CO2 del mezzo di trasporto. Da gennaio 2024, infatti, le auto che emettono più di 117 grammi per chilometro, secondo gli standard Wltp, sono soggetti alla tassazione. In parole povere: dovranno pagare. Il limite è stato abbassato, per includere un numero maggiore di auto, perché prima era fissato a 123 grammi per chilometro.

LA NORMATIVA PER I MOTORI EURO 7


In futuro i parametri per la commercializzazione di motori nuovi sarà sempre più stringente. Il Consiglio europeo, infatti, ha approvato a settembre dello scorso anno il nuovo regolamento Euro 7 per le auto, con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2035, le zero emissioni di CO2. La normativa Euro 7 introduce “norme più adeguate” sulla durata delle batterie, per “ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici derivanti dal trasporto stradale”, attraverso “l’omologazione dei motori e dei comportamenti dei veicoli a motore”.

RIDURRE LE EMISSIONI


L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre del 25% le emissioni di gas a effetto serra nell’Unione europea. Il nuovo regolamento per i motori Euro 7 riguarderà le auto che saranno immatricolate a partire dal 1° luglio 2025. Non cambierà nulla, invece, per i veicoli già in circolazione e immatricolati precedentemente a questa data.
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