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Stipendi, busta paga più ricca a gennaio. Ecco cosa sapere

Dal 2024 cambia la busta paga per effetto del taglio del cuneo fiscale-contributivo e della riforma dell’Irpef. Ecco chi ci guadagna di più e perché avrà uno stipendio più alto

di Fabrizio Arnhold 16 Novembre 2023 09:00
financialounge -  busta paga economia fisco lavoro riforma Irpef taglio cuneo fiscale

Il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef avrà effetti sulle buste paga dei lavoratori dipendenti a partire dal mese di gennaio 2024. Ma chi ci guadagna? Va precisato che l’intento del governo, che con nella manovra stanzia quasi 11 miliardi per il rinnovo per il prossimo anno del taglio del cuneo fiscale, è aiutare i redditi medio bassi. Accanto a questa misura che è stata confermata solo per l’anno prossimo, c’è quella più strutturale della riforma della aliquote Irpef.

LE NUOVE ALIQUOTE IRPEF


Cambiano le aliquote Irpef, dopo l’accorpamento dei primi due scaglioni, quello fino a 15mila euro e quello tra 15 e 28mila euro: dall’anno prossimo si applicherà la stessa aliquota del 23%. A partire da gennaio 2024, quindi, i lavori da reddito dipendente saranno tassati con le seguente aliquote: 23% per redditi fino a 28mila euro; 35% per redditi superiori a 28mila euro e fino a 50mila euro; 43% per redditi che superano i 50mila euro.

IL TAGLIO DEL CUNEO


A questa misura strutturale si aggiunge una misura provvisoria, confermata solo per il 2024, ossia quella della sforbiciata del cuneo fiscale-contributivo. Si tratta di un carico previdenziale alleggerito del 7% per redditi fino a 25mila euro e del 6% per i redditi fino a 35mila euro. Detto in altre parole, semplificando, penserà lo Stato a versare una parte di contributi, facendo in modo che restino più soldi in busta paga.

CHI CI GUADAGNA DI PIÙ


Sommando le due misure, avrà il beneficio maggiore un lavoratore che guadagna 2mila e 500 euro mensili lordi (1.960 euro netti) perché si ritroverà in busta paga 84 euro in più per effetto del taglio del cuneo e 20 euro in più grazie alle nuove aliquote Irpef. Alla fine del mese, quindi, avrà circa 104 euro in più di stipendio, quasi 1.500 euro in più se si calcolano 14 mensilità, poco più di 1.350 euro su 13 mensilità. Il beneficio crolla per chi guadagna 500 euro lordi in più al mese, quindi 2.127 netti perché non ha diritto al taglio del cuneo e con la nuova Irpef il guadagno in busta paga è di soli 20 euro mensili.

STOP AI BENEFICI OLTRE I 35MILA EURO


Dipende da quanto si guadagna: più soldi si incassano al mese, meno benefici fiscali si avranno da sfruttare. L’idea della progressività, però, viene meno superati i 35mila euro. Come ha spiegato la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari: “La modalità per fasce fa cessare ogni beneficio oltre la soglia di retribuzione lorda di 35mila euro”. Come abbiamo spiegato sopra, i lavoratori con una busta paga superiore a 2mila e 500 euro lordi, non potranno sfruttare i benefici del taglio del cuneo fiscale-contributivo.
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