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Fuga di cervelli

Giovani laureati, ecco dove conviene trasferirsi tra Italia e Europa

Aumenta il numero di chi decide di lasciare l’Italia per guadagnare uno stipendio più alto e trovare un lavoro migliore. Ecco quali sono le mete più convenienti, in Italia e in Europa, tra stipendi medi e costo della vita

di Fabrizio Arnhold 18 Ottobre 2023 09:00
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Lasciare l’Italia per trovare un lavoro pagato meglio. Si sente parlare spesso di “fuga di cervelli”, una semplificazione per descrivere un fenomeno che andrebbe, invece, approfondito in maniera più ragionata. Molti giovani laureati lasciano il nostro Paese e sono sempre meno quelli che tornano: 79mila ragazzi sono andati via in maniera definitiva. Guardando ai numeri contenuti nel Libro Bianco, presentato alla nona edizione del Technology Life Sciences Forum 2023, da The European House - Ambrosetti, in dieci anni i giovani che sono andati a cercare fortuna all’estero sono aumentati del +42%.

EUROPA META PREFERITA


Non serve necessariamente andare a vivere dall’altra parte del mondo perché la meta preferita di chi lascia il Paese resta l’Europa. Nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni sono circa 337mila i giovani che hanno deciso di trasferirsi, e di questi oltre 120mila hanno una laurea (35,6%). Tra il 2013 e il 2021, i rimpatri di giovani della stessa fascia di età hanno toccato quota 94mila, di cui più di 41mila in possesso di una laurea, ossia il 43,6%.

IN ITALIA MENO LAVORO


Ma cosa spinge i giovani a lasciare l’Italia? Secondo la ricerca “Non è un Paese per giovani” dell’Osservatorio conti pubblici italiani (OCPI), dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, c’è più possibilità di trovare lavoro nei paesi di destinazione. In Italia, a dicembre 2021, il tasso di occupazione era al 69,8 per cento per gli adulti (25-54 anni) e al 17,7 per cento per chi ha meno di 24 anni. Facendo un confronto con la media europea, i corrispettivi valori sono 79,9 per cento e 32,8 per cento.

ITALIA, DOVE SI GUADAGNA DI PIÙ


Dove conviene trasferirsi, quindi? Iniziamo dall’Italia. A Milano la busta paga di un lavoratore dipendente è la più ricca a livello nazionale, con uno stipendio medio di 30.464 euro nel 2021, due volte e mezzo la media nazionale di 12.473 euro e nove volte quello di Rieti, fanalino di coda nella classifica retributiva del Centro studi delle camere di commercio Guglielmo Tagliacarne. Prendendo in considerazione l’andamento del reddito da lavoro dipendente tra il 2019 e 2021, al secondo posto dopo Milano c’è Bolzano con 18.942,08 euro e al terzo posto Bologna, con 18.628,65 euro all’anno. Seguono Parma (18.175,33 euro) e Roma (17.774,30 euro).

EUROPA, DOVE CONVIENE TRASFERIRSI


Secondo i dati Eurostat, nel 2021 gli stipendi medi in Europa hanno raggiunto i 33.511 euro lordi, sono 3.560 euro in più di quanto guadagna un dipendente italiano. Ma dove si guadagna di più? In Lussemburgo con 72.247 euro l’anno, più del doppio del valore medio europeo. Seguono i danesi, con 63.261 euro e gli irlandesi con 50.347 euro. In Germania lo stipendio medio annuo arriva a 44.404 euro lordi annui, in Francia a 40.135 euro. Si guadagna meno rispetto all’Italia in Spagna (28.184 euro lordi annui), in Portogallo (19.301 euro) e in Grecia (15.879 euro).

OCCHIO AL COSTO MEDIO DELLA VITA


Chi sta valutando di trasferirsi all’estero, però, non dovrebbe guardare solo dove di guadagna di più. Bisogna anche tenere presente il costo della vita. Secondo una recente analisi dell’Economist, in Europa le cinque città con un costo della vita più elevato sono Zurigo, Ginevra, Parigi, Copenhagen e Oslo. Tra quelle più convenienti? Ci sono Istanbul, Bucarest e Budapest.
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