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In vista del 2024 Invesco si aspetta un contesto più positivo con la ripresa dell’economia

Nel “2023 Mid-year Investment Outlook” di Invesco emerge che il ciclo economico a livello globale non è sincronizzato e che questo comporta scelte tattiche e strategiche nelle diverse asset class

di Leo Campagna 27 Luglio 2023 17:30
financialounge -  Invesco mercati outlook

Uno scenario base che prevede un rallentamento economico relativamente breve e poco profondo con l’inflazione in costante attenuazione e l’imminente conclusione della stretta della politica monetaria, a cui seguirà una ripresa. E’, in estrema sintesi, il quadro delineato nel ‘2023 Mid-year Investment Outlook’ di Invesco, definito, dagli esperti della casa d’investimento, un atterraggio turbolento alla luce dei persistenti problemi economici presenti in questo scenario.

ATTERRAGGIO DURO O ATTERRAGGIO TRANQUILLO


Possibile un “atterraggio duro”, con uno scenario ribassista che penalizzi in misura significativa la crescita globale con una recessione dapprima negli Stati Uniti con ripercussioni sulle altre economie. “Non escludiamo neppure un “atterraggio tranquillo”, caratterizzato da uno scenario rialzista, nel quale la crescita risenta meno del previsto della politica monetaria con implicazioni non significative per l’economia globale” spiegano i manager di Invesco.

I RIALZI DEI TASSI PROSSIMI AL PICCO


Secondo i quali, negli Stati Uniti, i rialzi dei tassi dovrebbero essere prossimi al picco mentre l’inflazione statunitense continuerà a scendere in maniera significativa. La seconda metà di quest’anno dovrebbe essere caratterizzata da una certa debolezza. Tuttavia, alle porte del 2024 Invesco si aspetta un contesto di crescita più positivo con la ripresa dell’economia. “Regno Unito ed Eurozona dovrebbero seguire dinamiche simili agli Stati Uniti nonostante la resiliente economia europea nel 2023. Nel tempo, l’inasprimento delle condizioni finanziarie peserà sulla crescita del credito contribuendo a ridurre le pressioni inflazionistiche e causando al contempo anche un rallentamento economico significativo” riferiscono gli esperti di Invesco.

UN DECOLLO TURBOLENTO PER LA CINA


La Cina, invece, rimane un’isola felice con un’inflazione modesta e un outlook di crescita robusta: la People’s Bank of China (PBoC) dovrebbe inoltre mantenere una posizione accomodante per il resto del 2023. In un contesto globale messo a dura prova, la riapertura post COVID-19 decisa da Pechino potrebbe comportare un “decollo turbolento” in Cina in netto contrasto con l’“atterraggio turbolento” nei principali mercati sviluppati, a cui dovrebbe seguire una ripresa.

INIZIARE A SCONTARE LA RIPRESA ECONOMICA FUTURA


Infatti, secondo Invesco, mentre la Cina si colloca nelle fasi iniziali del ciclo economico, i principali mercati sviluppati (MS) si trovano nel tratto finale mentre il quadro degli altri mercati emergenti appare eterogeneo. “Nel complesso, dovremmo aver raggiunto il picco della politica monetaria restrittiva – anche se in Europa l’inasprimento della politica monetaria sembra destinato a continuare - con un calo dell’inflazione e un breve rallentamento economico globale: i mercati potrebbero superare questa fase e iniziare a scontare la ripresa economica futura” specificano i manager di Invesco.

I PRINCIPALI RISCHI


Per quanto riguarda invece i principali rischi, Invesco non esclude incidenti finanziari sulla scia dell’inasprimento e una possibile diffusione della debolezza del segmento degli immobili commerciali mentre la geopolitica continua a costituire un rischio persistente. A livello di asset class, i rendimenti obbligazionari nel complesso sono interessanti e il quadro macro è sempre più favorevole. Le condizioni finanziarie più accomodanti, come le pause della Federal Reserve (Fed), dovrebbero supportare il credito societario. Il dollaro USA è destinato a indebolirsi per effetto dell’allentamento della Fed e dei rialzi delle altre principali banche centrali. L’indebolimento del biglietto verde e la ripresa della Cina dovrebbero favorire gli asset e le valute emergenti le cui valutazioni sono su livelli interessanti.

AZIONI, MERCATI PRIVATI E MATERIE PRIME


“Il sentiment ribassista nell’azionario appare eccessivo e le valutazioni sono interessanti. Con il segmento manifatturiero che raggiungerà presto i minimi, la storia suggerisce un rialzo per le azioni. Nei mercati privati privilegiamo il credito visti gli spread interessanti rispetto ai tassi base più elevati. Infine, l’attuale sottopeso sulle materie prime si spiega a causa di trend di prezzo negativi e del rallentamento della domanda” concludono gli esperti di Invesco.
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