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L’apertura dei mercati

Borse caute con Erdogan al ballottaggio in Turchia

Avvio sopra la parità per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che seguono il risultato delle elezioni in Turchia, con la lira turca poco mossa. Petrolio in calo, lo spread apre stabile

di Fabrizio Arnhold 15 Maggio 2023 09:09
financialounge -  borse elezioni Turchia inflazione mercati

Le Borse europee provano ad aprire la settimana di contrattazioni in territorio positivo, dopo una serie di sedute poco mosse e con gli investitori che guardano l’esito delle elezioni in Turchia. A Milano il Ftse Mib apre a +0,22%, il Dax di Francoforte a +0,31%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,06%, il Cac 40 di Parigi a +0,35% e il Ftse 100 di Londra a +0,49%. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, con l’indice Nikkei a +0,8%, spinto dalla caduta delle yen rispetto al dollaro, fattore positivo per le grandi società esportatrici nipponiche.

BALLOTTAGGIO IN TURCHIA


Gli investitori seguono l’esito delle elezioni in Turchia, con il presidente in carica Recep Tayyip Erdogan che si è fermato al 49,24% e il 28 maggio andrà al ballottaggio con lo sfidante, il leader dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu. Un risultato a sorpresa, dopo che Erdogan è al potere da due decenni, e che potrà incidere sull’andamento della lira turca, per ora poco mossa.

FITCH CONFERMA RATING ITALIA


Venerdì dopo la chiusura dei mercati, l’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating dell’Italia a “BBB” con outlook stabile. Sui mercati resta l’incertezza legata all’inflazione e alle prossime mosse delle banche centrali, con gli investitori che si interrogano su quando avverrà un cambio di rotta, con una inversione della politica monetaria e con un atteggiamento meno restrittivo sul fronte dei tassi di interesse.

PETROLIO POCO MOSSO


Non si muove di molto il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza giugno che tratta a 69,96 dollari al barile, in calo dello 0,11%, mentre il Brent scadenza luglio scambia a 74,04 dollari al barile, in flessione dello 0,15%. Sul versante valutario, l’euro perde forza contro il dollaro e scambia a 1,086 dollari. Lo spread apre in calo a 186 punti base, rispetto ai 190 del precedente closing, stabile il rendimenti del decennale italiano al 4,17%.
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