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Christine Lagarde dopo l'ultimo aumento dei tassi: non è finita, continueremo la stretta

“Continuiamo questo percorso di stretta”, ha commentato la presidente della Bce. Il consiglio direttivo si attende di mettere fine ai programmi di reinvestimento nell’ambito dell’acquisto di titoli pubblici a partire da luglio

di Fabrizio Arnhold 4 Maggio 2023 16:30
financialounge -  BCE Christine Lagarde inflazione politica monetaria tassi

La Banca centrale europea alza i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base. “L’outlook dell’inflazione continua ad essere troppo elevato per troppo tempo”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte, al termine della riunione del consiglio direttivo. “Nel complesso, le informazioni in arrivo supportano ampiamente la valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine che il Consiglio direttivo ha formato nella sua precedente riunione”. L’inflazione è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sui prezzi restano forti. Per questo il Consiglio per decidere le prossime mosse sui tassi si baserà sui dati.

NON È FINITA


“Non stiamo facendo una pausa, abbiamo ancora strada da percorrere”, ha proseguito la Lagarde. “Il mood del consiglio direttivo era determinato e concentrato a combattere l’inflazione”. In futuro non sono esclusi, quindi, ulteriori rialzi. “Abbiamo percorso molta strada negli ultimi mesi e continuiamo questo percorso di stretta – ha aggiunto la presidente della Bce -. È un viaggio e non siamo ancora arrivati a destinazione ma c’è ancora strada da percorrere. Non siamo ancora arrivati”.

STOP REINVESTIMENTI A PARTIRE DA LUGLIO


“Non posso fornire un numero su quello che potrebbe essere il tasso terminale, lo sapremo quando saremo arrivati”. Per la presidente Lagarde, “i tassi non sono ancora sufficientemente restrittivi”. E per quanto riguarda il programma del Qe, “per portare a termine l’intero programma occorreranno dai 12 ai 15 anni”. Il consiglio direttivo ha indicato oggi che si attende di mettere fine ai programmi di reinvestimento nell’ambito dell’acquisto di titoli pubblici a partire da luglio.

LA CRISI CREDIT SUISSE


Per quanto riguarda la crisi del settore bancario, Christine Lagarde parlando dell’operazione che ha portato Ubs a rilevare Credit Suisse, ha sottolineato l’importanza e il valore “di avere regole e di avere una chiara gerarchia di importanza fra i creditori. Aiuta molto in casi di insolvenza e siamo felici di averlo”. La Fed ieri ha alzato allo stesso modo i tassi di 25 punti base ma “non dipendiamo dalla Federal Reserve, siamo due aree differenti e le decisioni che prendiamo rispondono al nostro mandato di perseguire l’obiettivo del 2% nel medio periodo”, ha precisato il capo dell’Eurotower. “Certamente valutiamo vari fattori e le eventuali ripercussioni - ha concluso Lagarde - e certamente i rapporti valutari hanno un impatto ma le decisioni che prendiamo mirano a raggiungere il nostro obiettivo di inflazione e sono prese in maniera indipendente”.
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