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L'analisi

Amundi mette in guardia gli investitori: il rally potrebbe essere giunto al capolinea

Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi, vede all’orizzonte diverse incognite che potrebbero frenare la crescita dei mercati: ecco quali sono le scelte di asset allocation

di Antonio Cardarelli 7 Marzo 2023 18:35
financialounge -  Amundi mercati Vincent Mortier

E se il rally dei mercati fosse andato troppo oltre? A chiederselo è Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi, che analizza il recente andamento delle Borse e mette in guardia gli investitori. L’esperto di Amundi evidenzia i fattori che hanno favorito il rally, come la copertura delle posizioni short e il ritorno della propensione al rischio degli investitori retail. Inoltre, il prezzo del gas in calo ha sostenuto la crescita del mercato europeo, così come la riapertura dell’economia ha spinto i mercati. Ma secondo Mortier “il rally è andato troppo oltre, scommettendo su un rapido calo dell’inflazione e sulla fine della stretta monetaria delle Banche centrali”.

LA FASE INSIDIOSA COMINCIA ORA


L’esperto di Amundi sottolinea che la parte più insidiosa, per gli investitori, comincia adesso. Secondo Mortier non è detto che si vada incontro a un mercato orso “ma a partire da ora s’impone una certa prudenza”. In primo luogo perché “i titoli continuano ad avere valutazioni apparentemente troppo elevate nonostante il clima di forte incertezza” visto che “la situazione è più complessa di quanto non sembri”. Per quanto riguarda gli Usa, Amundi prevede un peggioramento della dinamica trimestrale nella seconda parte dell’anno. Sulla Cina, invece, Mortier evidenzia come la riapertura possa andare soprattutto a vantaggio dell’economia interna del Paese. L’inflazione rimane la preoccupazione principale dei mercati. Ma Mortier sottolinea che la discesa verso i valori graditi alle banche centrali è ancora lenta e non a caso la Bce continua a mantenere un atteggiamento da “falco”.

CAUTELA SULLE AZIONI


Alla luce di queste considerazioni, Mortier mantiene un atteggiamento cauto sulle azioni “perché il rally degli attivi rischiosi potrebbe essere andato troppo in là viste le pressioni sugli utili societari”, senza però rinunciare a beneficiare dei rialzi attraverso le opzioni. Vista la possibilità di consumi deboli, secondo Amundi è bene che gli investitori mantengano una forte diversificazione utilizzando, per esempio, petrolio e valute oltre a coperture con l’oro. Per quanto riguarda le obbligazioni, secondo Amundi gli investitori dovrebbero sfruttare le opportunità offerte dalle curve dei rendimenti grazie alle politiche monetarie divergenti e privilegiare le obbligazioni societarie Investment grade.

MIGLIORATE LE PROSPETTIVE PER LA CINA


Nell’azionario resta la prudenza sul mercato Usa, dove vengono però privilegiati i titoli value e di qualità oltre a industriali, finanziari, tecnologici e titoli del settore dei beni di consumo primari, dando inoltre priorità alle aziende con forte capacità di determinare i prezzi. Amundi, infine, ha rivisto al rialzo l’outlook dei Paesi emergenti, anche in vista di un indebolimento del dollaro. “Pur mantenendo un atteggiamento ancora neutrale/moderatamente prudente sulle valute dei paesi emergenti, crediamo che questa classe di attivi potrà mettere a segno una buona performance nel corso del 2023”, spiega Vincent Mortier. Riguardo all’azionario, Amundi ha aumentato l’orientamento positivo sulla Cina, mentre sull’India ha assunto un posizionamento prudente nel breve termine per via delle valutazioni.
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