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La giornata dei mercati

Le Borse europee si avviano a chiudere deboli una seduta sottotono

La chiusura americana per il President Day assottiglia gli scambi, continuano a pesare i timori di stretta monetaria, attesi i verbali della Fed. A Milano pesa anche la frenata sulla possibile offerta Cdp sulla rete Tim

di Virgilio Chelli Aggiornato al 20/02/2023 17:15
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20/02/2023 17:15


L’azionario europeo non riesce a dar seguito al risveglio della Borsa di Shanghai e, complici anche scambi sottili per l’assenza dell’America chiusa per il President Day, si avvia a chiudere debole una seduta sottotono, con gli investitori sempre concentrati sulle mosse delle banche centrali e in attesa dei verbali dell’ultima riunione della Fed in arrivo nella serata di mercoledì. Pesa anche la geopolitica con l’aumento delle tensioni USA-Cina.

A Milano in particolare l’indice FTSE MIB difende quota 27.600 punti con alcuni grandi nomi come Unicredit, Banca Generali e Tim in calo, l’ultima in particolare dopo notizie di frenata sulla possibile offerta per la rete in arrivo da parte di Cdp, in concorrenza con quella avanzata da KKR. In netto rialzo invece Saipem. Nel resto d’Europa anche Francoforte e Parigi viaggiano appena sotto la parità con gli occhi sulla BCE, con il mercato che sta innalzando il livello atteso di picco dei tassi al 3,75% dal 3,4% precedente.

Sul mercato valutario l’euro resta agganciato a 1,07 contro dollaro mentre i rendimenti dei principali titoli di Stato sono anch’essi poco mossi. Sostenuto il prezzo del petrolio sia nella versione Brent che WTI mentre il gas in Europa recupera con i futures quotati ad Amsterdam quota 50 euro dopo la recente flessione. Sul fronte macro da registrare la fiducia dei consumatori europei che migliora a febbraio ai massimi da un anno in linea con le attese su aspettative che la recessione venga evitata.
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