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Previsioni sbagliate

Borse in ripresa e nessuna grande recessione nel 2023, smentiti gli “esperti catastrofisti”

Doveva essere, secondo tanti “guru”, l’anno del crollo dell’Europa e invece i mercati ancora una volta hanno mostrato le loro capacità di resilienza

di Controredazione 17 Febbraio 2023 10:29
financialounge -

Con le Borse, in particolare quelle europee, che stanno facendo bene nell’ultimo periodo, il gas arrivato a scendere sotto la soglia dei 50 euro al megawattora dai picchi oltre quota 300 euro, con l’inflazione che, seppur in modo non così veloce, sta progressivamente calando e con, oggettivamente, nessuna grande recessione nel Vecchio Continente, è legittimo porsi una domanda. Dove sono finiti tutti i presunti esperti di macroeconomia che per mesi e mesi nel 2022 hanno con grande sicumera profetizzato proprio per quest’anno grande recessione in Europa, tracollo dei mercati e gas alle stelle con l’intero continente al freddo?

LA RECESSIONE PIÙ ANNUNCIATA DELLA STORIA E MAI ARRIVATA


E già, la sensazione, per non dire di più - perché ormai è quasi certezza - è che i soliti “esperti” catastrofisti abbiano toppato pure stavolta. Sta succedendo tutto il contrario di quello che avevano previsto. In particolare, i listini azionari dai minimi relativi di ottobre 2022, invece di crollare, come appunto tanti davano per certo, hanno messo a segno un corposo trend rialzista. Si vede sugli indici americani, ma si vede soprattutto su quelli europei. E proprio in Europa, appunto, la grande recessione data per certa non si è vista. La recessione più annunciata della storia, dicevano in tanti. Beh, mai arrivata. Anzi, le ultime stime parlano di prodotti interni lordi nazionali che, seppur di poco, cresceranno quest’anno. Insomma, neanche il segno meno.

LE ACCUSE RIDICOLE ALLE BANCHE CENTRALI


A completare un quadro abbastanza desolante per presunti “guru” dell’economia ci sono orde di accuse fatte alle banche centrali, a partire dalla Fed. Per carità, nessuno è perfetto, neppure le banche centrali, ed errori sono stati fatti sicuramente anche nelle politiche monetarie (si è andati sicuramente un po’ “lunghi” con le politiche espansive da crisi Covid), ma gli “esperti” non hanno nemmeno capito che la vera colpa dell’inflazione andata fuori controllo l’anno scorso non è delle banche centrali, ma della guerra scatenata da Putin. Le banche centrali hanno fatto quello che hanno potuto, agendo sui tasi, e hanno fatto tutto sommato bene.

MEGLIO FERMARSI A RIFLETTERE


Insomma, la lezione, ancora una volta è che, forse, è sempre meglio diffidare delle previsioni catastrofiste e di “esperti” in catastrofi. Spesso nella storia i mercati hanno mostrato capacità di resilienza, cosa che sta succedendo anche ora. E anche per gli investitori certi momenti critici possono rivelarsi opportunità.
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