Contatti

Mercati emergenti

Wellington Management svela le opportunità d’investimento con l’inclusione finanziaria

Nei mercati emergenti, gli esperti di Wellington Management guardano in particolare a banche e operatori fintech e di microfinanza, assicurazioni, Borse, banche d’investimento e broker

di Leo Campagna 8 Febbraio 2023 16:12
financialounge -  inclusione finanziaria mercati mercati emergenti wellington management

La spinta globale a garantire che gli individui abbiano accesso a prodotti e servizi finanziari utili e convenienti definisce la cosiddetta inclusione finanziaria. Dopo anni di graduale miglioramento dovrebbe registrare un’accelerazione grazie alla digitalizzazione dei servizi finanziari e alla crescente accettazione della tecnologia da parte dei consumatori, a seguito della pandemia da Covid.

INCLUSIONE FINANZIARIA FONDAMENTALE PER GLI OBIETTIVI ONU


“L’inclusione finanziaria è considerata cruciale per la riduzione delle disuguaglianze e per il miglioramento delle prospettive di sviluppo economico a livello globale. Non a caso le Nazioni Unite l’hanno definita come uno dei principali fattori alla base del raggiungimento di sette dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.” fanno sapere gli esperti di Wellington Management. A livello globale, per esempio, il 76% degli adulti ha un conto bancario, rispetto al 50% del 2011 mentre nei mercati emergenti, quasi il 60% degli adulti nel 2021 ha effettuato o ricevuto pagamenti digitali, rispetto al 35% del 2014.

MERCATI DEI CAPITALI BEN SVILUPPATI


I mercati dei capitali ben sviluppati migliorano l’inclusione finanziaria, fungendo da volano alla crescita economica, che a sua volta favorisce l’occupazione. Permettono anche di veicolare i risparmi all’interno dell’economia reale, propiziando posti di lavoro e la crescita dei salari reali. “Inoltre l’allocazione delle risorse diventa più efficiente, grazie a una migliore informazione, a meccanismi che sostengono una buona governance e allo stanziamento del capitale in progetti innovativi: un circolo virtuoso che migliora la produttività” aggiungono i manager di Wellington Management.

UN CIRCOLO VIRTUOSO


Lo sviluppo dei mercati dei capitali crea maggiore concorrenza per i finanziamenti alle imprese stimolando le banche ad aumentare la propria efficienza e ad abbassare il costo del capitale bancario. “Un circolo virtuoso che può spingere le banche a concedere più prestiti a imprese più piccole. Infine, mercati dei capitali ben sviluppati possono fornire accesso a strumenti che aiutano le famiglie e le imprese a investire nel proprio futuro e a gestire in modo migliore i propri rischi” riferiscono i manager di Wellington Management.

LE OPPORTUNITÀ E I RISCHI DI INVESTIMENTO


Il crescente impulso all’inclusione finanziaria dovrebbe giocare a favore soprattutto dei mercati emergenti, e in particolare delle aziende attive in diversi settori non soltanto banche e operatori fintech che stanno contribuendo alla bancarizzazione degli individui privi di servizi bancari grazie a una tecnologia migliore, alla scalabilità e a costi unitari più bassi.

MICROFINANZA, BORSE, BANCHE D’INVESTIMENTO E BROKER


“Vediamo opportunità anche tra gli operatori di microfinanza e banche in grado di creare opportunità di credito in un contesto di formalizzazione dell’economia e pure nell’ambito delle compagnie assicurative che possono trarre vantaggio da livelli più elevati di risparmio e di sofisticazione dei consumatori, soprattutto nei mercati con popolazioni in via di invecchiamento. Occasioni interessanti figurano inoltre tra Borse, banche d’investimento e broker che sostengono lo sviluppo del mercato dei capitali, sia dal lato delle imprese (raccolta di capitali) sia dal lato dei consumatori (creazione di ricchezza)” spiegano i professionisti di Wellington Management.

DIVERSE PROBLEMATICHE DA SUPERARE


Certo il percorso per una migliore inclusione finanziaria presenta diverse problematiche. Per esempio per supportare servizi finanziari su larga scala e assicurare una più solida educazione finanziaria per i consumatori in molti mercati emergenti sono necessarie infrastrutture adeguate. In alcuni mercati di frontiera la comunicazione mobile è incentrata su sistemi obsoleti (le reti 3G). A rallentare il processo di espansione dei servizi finanziari in alcuni Paesi contribuiscono anche le questioni normative e politiche e anche cicli economici poco dinamici e con alti tassi di interesse.

UN TEMA D’INVESTIMENTO DURATURO


“L’inclusione finanziaria è destinata a rappresentare un tema d’investimento duraturo, in grado di creare opportunità in molti mercati e settori per i gestori attivi che sapranno individuare i fattori fondamentali alla base di questo cambiamento strutturale” concludono i professionisti di Wellington Management.
Share:
Trending