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Come scoprire se la bolletta di gas e luce è “gonfiata”

Con il decreto Milleproroghe i gestori di energia non possono proporre modifiche unilaterali del contratto fino al 30 giugno 2023. L'Antitrust ha già avviato sette procedimenti istruttori nei confronti delle principali società fornitrici di energia

di Redazione 16 Gennaio 2023 09:21
financialounge -  bollette caro energia Gas luce

La bolletta del gas salirà di nuovo a gennaio. I clienti che ancora sono nel mercato tutelato pagheranno il 23,3% in più rispetto al mese precedente. A confermarlo l’ultimo aggiornamento di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente, che riporta nella bolletta di gennaio i costi della componente energia di dicembre. Sempre secondo l’Arera, la spesa gas per la “famiglia tipo”, ossia con 1.400 metri cubi di gas consumati in un anno, è stata pari a 1.866 euro tra gennaio e dicembre 2022, +64,8% rispetto al 2022. In calo, invece, i prezzi dell’energia elettrica: tra gennaio e marzo 2023 i prezzi della luce scenderanno di circa il 20% rispetto all’ultimo trimestre del 2022.

PERCHÉ IL PREZZO DEL GAS AUMENTA


Ma come mai la bolletta cresce se le quotazioni del gas sono in calo? La quotazione all’ingrosso, ossia sul Ttf di Amsterdam, è scesa attorno ai 70 euro per megawattora tra fine dicembre e inizio gennaio. L’importo totale della bolletta resta ancora elevato perché le quotazioni del mercato all’ingrosso che vengono utilizzate dell’Authority sono quelle del mese precedente. Nella prima metà di dicembre il costo del gas era ancora elevato ed è iniziato a calare solo nella parte finale dell’anno. Oggi il prezzo della componente energia è arrivato a 1,24 euro al metro cubo che, con le tesse e oneri vari, raggiunge quota 1,5 euro al metro cubo.

DA FEBBRAIO ARRIVA IL PRICE CAP


Per evitare che il prezzo del gas salga a dismisura, a febbraio entra in funzione il “price cap” approvato a livello europeo, fissato a 180 euro per megawattora. Molto più alto rispetto alle attuali quotazioni sul mercato di Amsterdam. Il meccanismo di correzione del prezzo del gas entrerebbe in vigore quando i contratti a un mese sul Ttf olandese superano la soglia decisa per tre giorni consecutivi. La seconda condizione è che lo scarto fra la media dei prezzi di riferimento del gas naturale liquefatto sia superiore a 35 euro. L’utilità, quindi, è ancora tutta da verificare.

STOP ALLE MODIFICHE UNILATERALI


Con l’aumento delle tariffe di luce e gas, nei mesi scorsi, molti clienti del mercato libero hanno ricevuto una comunicazione del loro gestore per avvisare che il costo della materia prima aumentava. Si tratta di modifiche unilaterali dei contratti, che hanno interessato in alcuni casi anche i clienti che avevano un contratto con il prezzo bloccato per più anni. Con il decreto Milleproroghe, approvato dal Parlamento nei giorni scorsi, il divieto di modifica unilaterale del contratto è stato esteso fino al 30 giugno 2023. I fornitori di energia, quindi, potranno aggiornare il prezzo ma solo dopo questo termine, o alla scadenza del contratto. È bene, quindi, controllare in bolletta che le condizioni contrattuali siano rispettate, per evitare comportamenti illeciti.

MERCATO TUTELATO E LIBERO


Il divieto di modifica unilaterale del contratto vale solo per i clienti del mercato libero ma non per quelli del tutelato. In quest’ultimo caso, i prezzi sono aggiornati e decisi direttamente dall’Arera. E sono questi i clienti che hanno registrato i cali maggiori. I circa 15 milioni di utenti del mercato libero, invece hanno generalmente il prezzo bloccato per un certo periodo di tempo. Prima della crisi energetica anche fino a tre anni, ora solitamente per un anno. L’Antitrust ha avviato nelle scorse settimane sette procedimenti istruttori nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l’80% del mercato, per ingiustificati aumenti di prezzi.
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