Si attendeva solo l’ufficialità:
Pietro Labriola è il nuovo
amministratore delegato di Tim, nominato con voto unanime del consiglio di amministrazione, con piene deleghe. Il manager, che succede nell’incarico a Luigi Gubitosi, era stato nominato direttore generale della società lo scorso 26 novembre.
IL NUOVO PIANO
Nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni sul nuovo
piano industriale che prevede lo spin-off di
Tim, con la creazione di due società separate, una
NetCo, in cui far confluire gli asset di rete, e una
ServiceCo, una società di servizi con il resto delle attività. Entrambe le società sarebbero quotate e il riassetto della tlc diveterebbe la base per la successiva operazione di fusione con Open Fiber.
IL DOSSIER KKR
Per la maggior parte degli analisti, il mercato crede sempre meno nell’Opa di
Kkr. Anche per questo, nei giorni scorsi, il titolo di Tim ha sofferto a Piazza Affari, arrivando a perdere oltre il 10% a metà settimana. Oggi si appresta a chiudere la giornata di contrattazioni ancora
in rosso (-1,53%), a 0,4178 euro. Anche alla luce di questi ribassi, appare ancora più improbabile il rilancio da parte del del fondo americano.
PIÙ CONCORRENZA
La prospettiva di dividere
Tim in due società, una per la rete (NetCo) e una per i servizi (ServiceCo), per facilitare la fusione con Open Fiber, non ha ancora riscontrato il favore degli investitori. Ad aumentare la pressione sulle valutazioni, inoltre, nei giorni scorsi anche la
concorrenza di Iliad, che il 25 gennaio annuncerà il debutto nel business del fisso con la sua offerta per la fibra ottica.