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Titolo in calo

Sui conti Telecom è flop Dazn

L'accordo con Dazn, in fase di revisione, pesa sui conti Tim e porta al terzo profit warning del 2021. Aumenta la pressione su Gubitosi mentre Kkr conferma l'Opa "amichevole" senza scadenza

di Antonio Cardarelli 16 Dicembre 2021 11:36
financialounge -  Dazn tim

Terzo profit warning sui conti 2021 per Tim. L'annuncio è arrivato nella tarda serata di ieri e riguarda, in particolare, l'ebitda after lease organico della Business Unit Domestic è stimato in diminuzione rispetto al 2020. Ad incidere negativamente sui conti Tim è principalmente l'accordo con Dazn siglato da Luigi Gubitosi, amministratore delegato dimissionario di Tim.

CALO DEGLI INTROITI


Sostanzialmente il fatturato della telefonia fissa è in calo a causa dei mancati introiti derivanti dall'intesa con Dazn, che detiene i diritti per la trasmissione delle partite della Serie A. Il calo, ad oggi, sarà compreso tra il 13% e il 15%, più del 9% stimato a novembre. Una stima più precisa arriverà dopo la revisione del contratto con Dazn, che è attualmente in corso, per ridurre i minimi garantiti a 340 milioni di euro l'anno.

TITOLO IN CALO


A parziale sollievo per Tim arriva la crescita dei ricavi in Brasile. Ma resta il nodo legato all'accordo con Dazn, che nei piani di Gubitosi doveva essere la carta vincente per Tim e invece si sta rivelando una zavorra da alleggerire al più presto, cominciando appunto con la revisione del contratto e dei minimi. Il terzo profit warning dell'anno, che oggi sta portando giù il titolo (-1,4%) arriva in una fase molto delicata per l'azienda e per lo stesso Gubitosi, ormai arrivato alla resa dei conti con il principale azionista Vivendi.

OPA AMICHEVOLE


Secondo diversi analisti il nuovo profit warning potrebbe rendere più probabile l'apertura verso l'offerta di Kkr. Il fondo americano ha confermato alla Consob che la proposta di Opa "amichevole" al prezzo di 0,505 euro per azione (oggi il titolo viaggia intorno a 0,44 euro) non ha scadenza. Kkr si riserva di lanciare l'Opa in seguito alla due diligence e di voler attendere l'approvazione ai fini della golden power che il governo potrebbe esercitare. Nel cda in programma domani, secondo le indiscrezioni, non dovrebbero arrivare indicazioni sulla nomina di un nuovo Ceo anche se Vivendi potrebbe chiedere il rinnovo del cda.
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